‘Tutti a Gambarie’: Falcomatà chiama a raccolta i suoi. Summit in montagna…con qualche assente

Nella riunione di gruppo a Gambarie, spazio per un focus specifico sulle opere pubbliche e la delicata questione relativa al ripristino delle circoscrizioni

gambarie falcomata

Palazzo San Giorgio si è spostato per 48 ore a Gambarie. Una boccata d’aria fresca prima di un 2025 intenso e che accompagnerà alla fine del doppio mandato targato Giuseppe Falcomatà. L’amministrazione Falcomatà, secondo quanto raccolto, si è ritrovata nei giorni scorsi a Gambarie per un fine settimana insieme, quello che in contesti aziendali si chiamerebbe ‘team building’.

Maggioranza e Giunta in blocco, assieme, in quel di Gambarie. Una riunione che non è una novità, anche in passato infatti si erano verificate ‘adunate’ dell’amministrazione Falcomatà nella rinomata località montana.

Presenti tutti gli assessori e i consiglieri di maggioranza, con due eccezioni: il vice sindaco metropolitano Carmelo Versace e il consigliere comunale e metropolitano Nino Zimbalatti. Motivazioni politiche e di rottura con il sindaco Falcomatà o impegni che hanno impossibile la presenza? Il sospetto c’è…ma rimane all’interno delle relazioni personali. Di sicuro, non è un mistero che Zimbalatti è sempre più defilato nella maggioranza e non è da escludere, tutt’altro, un suo futuro passaggio nel centrodestra.

Chiara la volontà del sindaco, emersa anche dai racconti di chi ha partecipato alla due giorni di raduno. Compattare la maggioranza, serrare i ranghi, fare un bilancio del 2024 e designare gli obiettivi del 2025.

Nell’occasione della riunione di gruppo a Gambarie, c’è stato tempo anche per un focus specifico sulle opere pubbliche, per qualcuno una sorta di ‘replica’ rispetto all’incontro che si era tenuto qualche giorno prima a Palazzo San Giorgio.

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Spazio anche per la delicata questione relativa al ripristino delle circoscrizioni. Su questo tema, a Gambarie un tavolo specifico con il sindaco Falcomatà, il capogruppo Pd (e presidente della Commissione deputata all’iter) Giuseppe Marino e il consigliere delegato Giuseppe Giordano.

Nella circostanza, si sarebbe cercato anche un compromesso con il gruppo Red (composto dal capogruppo Filippo Burrone, Nino Castorina e l’assente Carmelo Versace) fortemente ostile al ripristino delle circoscrizioni e fautori dello slogan ‘No money, no party’ tanto caro ad Occhiuto sul tema Autonomia Differenziata. Compromesso che non si è trovato, con i consiglieri che rimangono contrari e chiedono invece misure economiche a sostegno delle fasce disagiate, oltre che il rafforzamento di Castore.

Come da tradizione, l’ultima parte di legislatura vede le frizioni interne giungere al culmine e gli amministratori impegnati nel ricomporre le tensioni e concentrarsi sui prossimi appuntamenti elettorali, con Falcomatà che come già evidenziato su queste pagine cercherà nuove avventure tra Regionali e Politiche.

A Gennaio 2025, la nuova Giunta Falcomatà soffierà sulla prima candelina, con alti e bassi per quanto riguarda il bilancio dei nuovi assessori. Se c’è chi si è contraddistinto per l’impegno ed è riuscito a incidere sin dai primi mesi, c’è anche chi ha sostanzialmente…giocato a nascondino, rivelandosi impalpabile.

Possibili novità all’interno della Giunta per l’ultimo tratto di mandato? Le sorprese non sono da escludere, anche se scelte di questo tipo sarebbero piuttosto azzardate e dovute più che altro al deterioramento nei rapporti tra il sindaco Falcomatà e qualche esponente dell’esecutivo.

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