G. Praticò a City Now: ‘Da Ronaldo alla serie C, il paradosso del calcio italiano. Danni enormi’
22 Agosto 2018 - 11:25 | di Michele Favano

di Michele Favano – Ormai è quasi una certezza, l’Assemblea di Lega oggi non procederà alla definizione degli organici così come era stato stabilito in precedenza. Si attenderà il prossimo 7 settembre quando il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, si pronuncerà sui ricorsi presentati da Ternana, Novara, Siena, Catania, Pro Vercelli ed Entella sul blocco dei ripescaggi. D’altronde è stato lo stesso Gravina a ribadire la posizione della Lega Pro e cioè che fino a quando non vi sarà certezza sui procedimenti pendenti non si pubblicheranno i calendari e di conseguenza non si potrà fissare un data di inizio dei campionati.
Una situazione che crea enormi difficoltà a tutto il movimento, oltre a danni economici che le società stanno iniziando a quantificare. Abbiamo intercettato il dirigente della Reggina Giuseppe Praticò che ci ha esposto il suo pensiero sulla vicenda: “Sono in viaggio, sarò presente all’assemblea di questo pomeriggio.
E’ una situazione assai particolare, questo caos credo non abbia precedenti, il calcio italiano ed in modo particolare la terza serie sta vivendo un momento assai drammatico, non vi sono certezze ed operare in questo contesto diventa complicato. Oggi in assemblea si dovrebbe prendere la decisione ultima sull’inizio del campionato, anche se l’orientamento appare abbastanza chiaro.
Se il 2 settembre non si parte sarà un danno enorme per tutti, se si parte c’è il rischio di scendere in campo contro una delle formazioni che il 7 settembre dal Collegio di Garanzia del Coni potrebbe essere riammessa in serie B. La verità è che non si doveva arrivare a questa situazione, perché entrambi i percorsi adesso creeranno problemi e disagi.
In serie C la problematica è più accentuata. Tutte le società che introitano sull’evento, sulla gara, gli sponsor, qui si continua a rimandare e le dimensioni dei danni aumentano fino a diventare insostenibili. Per non parlare dei costi dei ritiri pre-stagionali che rischiano di perdere la loro funzione. Tutto lavoro parzialmente sprecato, una programmazione che per i tecnici rischia di saltare e l’impossibilità anche di effettuare amichevoli visto che gli altri campionati prendono il via.
E con il trascorrere del tempo ci si accorge che il calcio perde sempre più credibilità. La posizione della Reggina è quella del rispetto delle regole, non si possono cambiare in corsa. Si è entrati in una spirale di ricorsi e contro ricorsi e difficilmente si vedrà la luce. Il 7 settembre si attende l’esito della sentenza del Collegio del Coni, poi chi non sarà soddisfatto si appellerà ancora?.
Troppe incognite, troppe incertezze, compresa la ripartizione dei contributi non ancora definita a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, quindi non fornendo alle società alcun orientamento riguardo l’eventuale utilizzazione dei giovani e quindi il loro minutaggio.
E’ un sistema squilibrato tra una serie A che si può permettere un top al mondo come Cristiano Ronaldo ed una serie C che deve riscontrare giorno dopo giorno debolezze e poca credibilità”.
