D. Alighieri-Mediterranea, fusione sempre più vicina: le indicazioni del Cda di Zimbalatti

L'ipotesi è quella di una federazione o una fusione, a patto che sia 'economicamente sostenibile' per la Mediterranea

Università per Stranieri ‘Dante Alighieri‘ e Mediterranea potrebbero a breve parlare la stessa lingua.

L’ipotesi, come riportato più volte sulle nostre pagine, è quella di una aggregazione tra i due atenei, nella forma di una fusione o meglio di una federazione.

Dopo numerose dichiarazioni dei diretti interessati, sempre generiche e mai abbastanza chiare, arriva un secondo documento ufficiale che cristallizza e mette nero su bianco la volontà della Mediterranea nel proseguire un progetto comune di avvicinamento e possibile fusione dei due atenei. Un altro importante tassello, in vista di una collaborazione che potrebbe portare ad un definitivo abbraccio tra le due prestigiose realtà.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è riunito per discutere di un unico punto all’ordine del giorno: Università per Stranieri “Dante Alighieri” – Determinazioni.

L’intento delle due università è quello di migliorare l’offerta formativa e ottimizzare le risorse disponibili, come previsto dall’art. 3 della legge 240/2010 che disciplina la federazione e fusione degli atenei, puntando alla razionalizzazione dell’offerta formativa e all’efficienza del sistema universitario.

Abbraccio Dante-Mediterranea: il percorso è tracciato

Il processo è stato avviato formalmente dopo che, il 28 marzo 2023, il Consiglio di Amministrazione dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” ha approvato all’unanimità l’inizio delle procedure di federazione. Si è tenuto poi un secondo incontro a distanza di meno di un mese (20 aprile 2023) presso il Rettorato, con la partecipazione di rappresentanti di entrambe le università. Durante la riunione, sono stati discussi i dettagli tecnici e finanziari del progetto di federazione, evidenziando le opportunità e le criticità del processo.

Successivamente, l’8 maggio 2023, una riunione telematica ha coinvolto i dirigenti del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), la Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria e il Prorettore Delegato al Bilancio e monitoraggio dei finanziamenti dell’Ateneo, per esaminare più approfonditamente la situazione dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” e le prospettive future.

Fusione Dante-Mediterranea tra criticità e opportunità

L’analisi preliminare ha evidenziato alcune criticità, tra cui la mancanza di chiarezza sul quadro economico-finanziario e l’incertezza sull’accreditamento dei corsi per il prossimo anno accademico. Nonostante ciò, sono state identificate potenziali sinergie, in particolare nell’ambito delle Scienze Umane e dei Corsi di laurea internazionali, che potrebbero beneficiare dell’apertura all’internazionalizzazione tipica della “Dante Alighieri”.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università Mediterranea ha dunque deliberato di proseguire con ulteriori approfondimenti istruttori, coinvolgendo formalmente il MUR e le istituzioni pubbliche locali, tra cui il Comune di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, la Camera di Commercio di Reggio Calabria e la Regione Calabria. Dialogo tra le istituzioni essenziale se si vuole garantire la sostenibilità economica e finanziaria del progetto di federazione.

Verso una decisione condivisa, quando la stretta di mano?

Il percorso verso la federazione tra l’Università Mediterranea e l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” sarà caratterizzato adesso da un dialogo costruttivo e responsabile tra tutte le parti coinvolte. Il Rettore dell’Università Mediterranea, prof. Giuseppe Zimbalatti, è stato incaricato di approfondire ulteriormente il progetto, assicurando che ogni decisione rispetti gli interessi strategici degli atenei e del territorio.

La decisione del Consiglio di Amministrazione rappresenta oggi quindi un passo significativo verso una possibile federazione che potrebbe portare benefici importanti sia per le università coinvolte sia per la comunità locale ma la palla adesso passa al MUR e alle istituzioni territoriali. Il loro ruolo e supporto sarà in futuro fondamentale per garantire la riuscita del progetto e la sostenibilità delle iniziative.