Fortitudo 1903: Ivan Pizzimenti conquista la Coppa Italia di Judo Serie A2

A 6 minuti e 10 secondi arriva il terzo shido fatale per Sanapo


Tanto tuonò e piovve… che poi uscì il sole. E stavolta il sole torna prepotentemente alla ribalta per riscaldare gli animi, per rimarginare le ferite, per dare delle risposte.
Per Ivan Pizzimenti, campione di Judo della Fortitudo 1903 Reggio Calabria, il sole è la vittoria della Finale della Coppa Italia serie A2, che si è disputata sabato e domenica al Palaercole di Policoro, in Basilicata.
Finalmente dopo gli infortuni, dopo competizioni non particolarmente brillanti e dopo vari secondi e terzi posti, l’atleta reggino torna sul primo gradino del podio in una gara importante. Conferma così di essere un ragazzo “d’oro” anche durante le gare, perché ragazzo d’oro lo è già nella vita, dedito com’è, in palestra, alla formazione dei più piccoli.
Ma passando alla cronaca sportiva, a Pizzimenti è servito vincere quattro incontri per raggiungere l’ottimo risultato. Il primo avversario da battere è il tarantino Aldo Quarta, che parte subito velocemente ma altrettanto velocemente viene battuto dall’esperienza dell’atleta della Fortitudo RC. Il quarto di finale è spigoloso, nessuno dei due vuole arretrare, soprattutto il romano Angeletti, il tempo passa, Pizzimenti trova uno spiraglio e con un Morote “grezzo” proietta l’avversario, l’arbitro è incerto sul punto e si procede al golden score ma è la giuria, che a tempo supplementare iniziato, comunica all’arbitro che, quello del calabrese, è punto: si va in semifinale. L’incontro inizia per il verso giusto il reggino è convinto e non molla, tra una presa e l’altra la superiorità si percepisce, parte un De ashi barai (falciata della gamba) ma l’avversario cade bene evitando l’ippon, si riparte e, quasi allo scadere del tempo, Pizzimenti esegue un Morote seoi nage, stavolta eseguito da manuale, e il romano Lorenzo Ferretti ormai in aria non può che subire l’ippon: è finale.
La finale primo e secondo posto parte nervosamente, Pizzimenti ha di fronte Francesco Sanapo, della Shidokan di Pordenone, un atleta che negli ultimi tre anni ha viaggiato a ritmi alti facendo sempre podio nelle gare importanti. I due si studiano ma non riescono a trovare la scintilla per una tecnica vincente, le tecniche partono ma la difesa è ostica da ambedue le parti. Il tabellone sembra divorarsi i secondi, il tempo regolare scade e si continua con il golden score. I due iniziano a subire la stanchezza, l’incontro è equilibratissimo, iniziano gli shido (penalità), due ciascuno: a 6 minuti e 10 secondi arriva il terzo shido fatale per Sanapo, per Pizzimenti è oro.