Fondi per eventi culturali in Calabria, Pegna: ‘Autentico dono di Natale dalla Regione’

"Con questo forte e concreto impegno, si dà atto che in Calabria esiste oramai una vera Industria della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo" le parole del noto promoter calabrese

Ruggero Pegna Foto

In merito alla decisione della Regione Calabria di destinare ulteriori fondi per finanziare tutti i progetti “ammessi ma non finanziabili per carenza delle risorse”, successivi in ordine di graduatoria a quelli già ammessi e finanziabili, relativi agli Avvisi “Eventi di promozione culturale” e “Attività culturali 2022”, per un totale di 50 eventi nel primo Avviso e 121 nel secondo, esprime la sua soddisfazione anche il noto promoter Ruggero Pegna, storica figura del settore, socio-fondatore di Assomusica, di cui è stato anche dirigente e componente della “Consulta Ministeriale per i Problemi dello Spettacolo” dal 2012 al 2016.

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La soddisfazione di Pegna sui fondi regionali destinati alla cultura

“Esprimo il mio compiacimento – ha affermato Pegna – per la decisione del Presidente Occhiuto e della vice Presidente Princi, insieme a tutta la giunta regionale, di fare un autentico dono natalizio a tutti gli operatori della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo di questa Regione, nonché a Comuni, Associazioni e alla stessa Calabria, integrando i fondi necessari per sostenere ben 171 progetti culturali. Basti dire che nell’Avviso principale “Eventi di promozione Culturale” si è passati dai primi 14 finanziabili con lo stanziamento iniziale, a ben 50 progetti, molti dei quali storicizzati e tradizionalmente legati ai vari territori della Regione.

Un dono che coinvolge tutti i calabresi, principali fruitori di questi eventi, nonché porta benefici all’immagine, alla promozione, alla valorizzazione di beni storico-culturali e di location dalle inestimabili bellezze paesaggistiche in località a forte vocazione turistica. Un intervento di grandissima importanza e di notevole impatto anche per l’occupazione, soprattutto giovanile, e per un enorme indotto che comprende strutture ricettive, società di servizi, fornitori di apparecchiature e strutture per lo spettacolo, figure tecniche e operai altamente specializzati, media di ogni tipo e molto altro.

Una scelta, questa dei vertici della Regione, che rappresenta anche un encomio al lavoro appassionato di chi idea e progetta eventi, a chi li produce e organizza tra grandi difficoltà e con gap oggettivi di vario genere legati a criticità specifiche del territorio calabrese. Con questo forte e concreto impegno, si dà atto che in Calabria esiste oramai una vera Industria della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo, pure fattore economico e sociale, oltre che culturale e di promozione. Un’industria primaria per lo sviluppo di questa terra, capace di produrre un insieme di risultati e fattori positivi, utili e fondamentali anche per la crescita dei giovani, la formazione, l’aggregazione pacifica e gioiosa, il nutrimento della mente e dello spirito, l’affrancamento da stereotipi e luoghi comuni, contribuendo a dare un’immagine di efficienza, serietà e affidabilità organizzativa.

Oggi, rispetto a quando cominciai 37 anni fa con il concerto degli Spandau Ballet a Catanzaro, quando certi eventi erano fantascienza, si è creato un grande movimento di giovani che aspirano a sbocchi professionali creativi e innovativi, legati alle Arti, alla produzione musicale e culturale, del sano divertimento e della comunicazione applicata allo spettacolo. In questa nuova realtà, una decisione così forte, in un momento complesso, è un sicuro incoraggiamento a proseguire in queste attività coraggiose, un premio alle loro scelte e uno stimolo, uscendo fuori dalle convenzioni, a restare in una Calabria capace di creare le condizioni per realizzare i sogni di tutti e produrre, anche attraverso gli Eventi Culturali, le grandi, indimenticabili e contagiose emozioni che solo l’Arte sa regalare!”.