Fondi Covid, Spirlì risponde a Bruni: ‘Becchina del Pd, la smetta di spettegolare’

"Bruni invece di proporre, spettegola e abbassa la qualità di una campagna elettorale che, a sinistra, sta mostrando il peggio"

Nino Spirlì

“E niente! La signora dei vetrini, becchìna del Pd in Calabria, continua a vedere torri d’avorio dappertutto.- dichiara Spirlì Più o meno quelle in cui è vissuta lei, inutilmente foraggiata da passate amministrazioni compiacenti.

La caronte de noantri, candidata dal sinedrio di palazzo a dispetto dei ras calabresi, che non la accompagnano mai nei suoi giri a vuoto per le strade della Calabria, si sveglia tutte le mattine con lo stesso mantra – probabilmente, l’unico che tiene a memoria, dopo le lezioni serali di politica che Boccia e Graziano (i suoi, e solo suoi, diavoli custodi) le hanno invano impartito – e, invece di proporre, spettegola e abbassa la qualità di una campagna elettorale che, a sinistra, sta mostrando il peggio”.

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Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì risponde ad Amalia Bruni in relazione ai fondi Covid che, secondo la candidata per la coalizione di centrosinistra, la Regione non avrebbe utilizzato.

“Ah! Benedetto Oliverio, che, pur avversario usque ad mortem, qualcosa ne sa. A modo suo, ma ne sa! Il resto è di una noia mortale e fa paura. Sarebbe meglio, per i Calabresi e la Calabria, che al secondo posto, seppur distanziati di molto, arrivassero gli ultimi samurai del vecchio governatore.

Almeno l’abc della politica lo conoscono. Spieghi, dunque, la ‘ricercaTtrice’, – aggiunge Spirlì-come mai i suoi giannizzeri non siano i candidati storici, i quali, invece, si tengono ben lontani della sua corte romanocampana, perdente per dna, e la smetta di occuparsi di infrastrutture elefantine, ché, peraltro, l’avorio è materiale protetto ed è meglio che resti attaccato, a zanna, alla testa dei pachidermi africani…”, conclude Spirlì.