Fondazione Corrado Alvaro, Perna a San Luca: ‘E’ il momento di dire basta a questi commissariamenti’
"Il sindaco Falcomatà ha detto 'adesso rilanceremo la Fondazione', ma se non è nemmeno venuto a San Luca. Sembra davvero una farsa", le parole di Perna
15 Aprile 2025 - 18:57 | Redazione

Nel giorno in cui Corrado Alvaro avrebbe compiuto 130 anni, San Luca si ritrova orfana della Fondazione che ne custodiva la memoria. In un paradosso amarissimo, mentre il mondo della cultura avrebbe dovuto omaggiare una delle voci più alte e profonde della letteratura del Novecento, la Fondazione Corrado Alvaro viene sciolta per decreto della Prefettura di Reggio Calabria.
Tra i presenti all’evento di San Luca, non poteva mancare Tonino Perna, vice presidente della Fondazione sino allo scioglimento.
“È un provvedimento amministrativo. E poi, nelle pagine finali di un documento che prima aveva senso, si mettono in appendice riferimenti a persone che hanno parenti implicati con la ‘ndrangheta. Ma cosa c’entra questo? Stai facendo un provvedimento penale o amministrativo?
E’ come se stessi facendo uno sfratto a un inquilino che non paga, e poi aggiungessi: “Guarda che però suo fratello è anche un ladro”, oppure “quel cugino è un delinquente”. Non c’entra niente! C’è questo fatto che è indicativo di una criminalizzazione di questo paese, come in altri paesi della Calabria, ed è insopportabile”.
Perna ha anche sottolineato il ruolo della stampa, la quale “anziché parlare di provvedimenti amministrativi, sul quale faremo ricorso al Tar, ha parlato come se fosse un provvedimento di scioglimento per mafia. È stato capovolto completamente il senso di quello che è successo, quindi bisogna fare chiarezza.
E su questo, chiaramente, avrei voluto che ci fosse stato un Prefetto che, come era giusto, portasse avanti la questione della Fondazione”.
La punzecchiatura a Falcomatà
“Il sindaco Falcomatà ha detto ‘adesso rilanceremo la Fondazione’, ma se non è nemmeno venuto a San Luca. Sembra davvero una farsa. E’ chiaro l’obiettivo di tutto questo. Siccome questa fondazione ha un consiglio di amministrazione con persone che hanno la testa a posto e non hanno paura di dire quello che pensano.
Quando c’era stato lo scioglimento del Comune sempre per infiltrazioni, abbiamo detto quanto ha dichiarato la Commissione Antimafia: basta con i commissariamenti. Non risolvono nulla! Non lo diciamo solo noi, ma anche la Commissione d’inchiesta.
Anni fa, in Sicilia, una mia studentessa ha scritto la tesi sull’impatto dei commissariamenti nei comuni siciliani e vi assicuro che è un disastro. La maggior parte dei commissari si riduce a bloccare le attività e fare morire lentamente i comuni. Quindi diciamo basta, se non ci sono fatti gravi. Noi continueremo a fare ricorso e speriamo presto di riaprire la nostra sede”, ha concluso Perna.
