Firmata intesa tra Università Mediterranea e Cina, la Calabria sbarca in Asia


Si rafforza la liaison tra Calabria e Cina: dopo la certificazione Welcome Chinese Destination, che ha fatto della Calabria l’unica regione italiana adeguata agli standard del turismo cinese, ora si siglano accordi tra atenei e acceleratori d’impresa. Una delegazione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha siglato protocolli d’intesa a Shanghai e a Nanchino per favorire l’ingresso di imprese innovative, startup e ricercatori calabresi nel mercato asiatico.

La missione dei dipartimenti di Ingegneria, Architettura e Agraria, insieme al Contamination Lab (laboratorio universitario per l’imprenditorialità, l’innovazione e nuovi modelli di apprendimento), è partita da Shanghai, con una visita a Bits x Bites, il primo incubatore e acceleratore cinese per startup nell’ambito del Food, dove si studia il futuro dell’alimentazione: farine di alghe, di grillo e altri insetti e packaging intelligenti, biodegradabili e high tech.

«Ci sono ricercatori thailandesi, australiani, americani – spiega Domenico Rositano, promoter della Mediterranea – i cinesi accolgono i cervelli stranieri con grande slancio e poi li aiutano a entrare nel loro mondo del lavoro».

Seconda tappa a Nanchino, una delle quattro antiche capitali della Cina, al Jiangsu Software Park, parco tecnologico superinnovativo e poi l’accordo con la Nanjing Tech University, rinomata università specializzata nelle discipline dell’ingegneria. Fra i docenti c’è il calabrese Cristoforo Demartino (originario di Gioiosa Ionica) che insegna Ingegneria Strutturale, dopo la laurea all’università di Reggio Calabria. Gli studenti della Mediterranea potranno frequentare la “Bamboo Summer School” dell’ateneo cinese per studiare il bambù come materiale da utilizzare nelle costruzioni. Due di loro sono già sul posto. Il bambù, sostenibile, flessibile e resistente, rientra nelle strategie per la crescita della Cina. Si pensa all’industrializzazione.

«È stata una esperienza straordinaria e ricca di soddisfazioni – afferma il prorettore dell’ateneo calabrese Alberto De Capua che era accompagnato dall’architetto Luciano Zingali – conferma i passi giganteschi che la Cina sta facendo nel campo della ricerca e dell’innovazione, dall’agrifood all’edilizia, dall’IT ai metadati».

Anche il Consolato generale italiano a Shanghai è molto impegnato a favorire la cooperazione scientifica e tecnologica, ma «abbiamo capito che i cinesi più di ogni altra cosa apprezzano le nostre tradizioni, lo stile e il design. Con un occhio puntato alla ricerca», conclude Rositano.

fonte: sole24.ore

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