Da Reggio a Sanremo: il brano di Malika Ayane scritto dal reggino Gaetano Chirico: “Emozione unica”

Il brano “Un po’ più in là”, è finalista del contest musicale che porterà alla scelta dell’Inno di Milano Cortina 2026. Le emozioni di Gaetano a CityNow

Gaetano Chirico

Un pezzo di Reggio Calabria sul palco di Sanremo 2022. Nel corso della seconda serata, si sono esibite Malika Ayane ed Arisa, presentando i due brani che sono in corsa per diventare l’inno ufficiale delle Olimpiadi Milano Cortina del 2026.

Il brano “Un po’ più in là”, interpretato da Malika Ayane, è composto dagli allievi del 3° anno del corso di Writing&Production. Tra loro, c’è il reggino Gaetano Chirico, assieme a Veronica Gori, Giovanni Muggeri e Marco Pezzali.

Al termine dell’esibizione di ieri sono state aperte le votazioni che decreteranno la canzone vincitrice, sarà possibile votare fino al 22 febbraio 2022 attraverso il sito ufficiale di Milano Cortina 2026 (www.milanocortina2026.org).

Il brano “Un po’ più in là”, che vede il reggino Chirico nel team degli autori, parla delle aspettative che ognuno ripone in se stesso e della necessità di spingersi oltre i propri limiti.

Ai microfoni di CityNow, lo stesso Gaetano Chirico racconta dell’emozione vissuta ieri sera. 

“Considerando che il Festival di Sanremo va in onda in mondovisione, c’erano milioni di persone collegate da tutto il mondo in quel momento, durante l’esibizione di Malika. E’ un qualcosa di inspiegabile, dalla portata gigantesca, forse non ho ancora realizzato del tutto.

E’ accaduto tutto in pochi giorni, dal sapere di essere passati in finale con il nostro brano a vedere Malika Ayane cantarlo sul palco dell’Ariston. Un’emozione unica”, le parole del giovane artista reggino.

Per Gaetano Chirico si tratta della prima collaborazione con un’artista di livello internazionale. “Malika Ayane è stata strepitosa, perfetta la sua interpretazione del brano. Ce lo aspettavamo conoscendo le sue qualità. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare direttamente con lei dopo l’esibizione di ieri, lo faremo presto e l’auspicio è che si possano creare nuove collaborazioni in futuro”.

 L’artista reggino racconta del significato di “Un po’ più in là” e come si è arrivati alla stesura del brano.

“Dopo l’uscita del bando abbiamo iniziato scrivere, fatto diverse prove, sino ad arrivare al risultato finale. La canzone parla di valori olimpici, tematiche diverse da quelle affrontate nelle canzoni tradizionali. Il brano è una esortazione a spingersi oltre i propri limiti, crederci fino in fondo, una sorta di parallelismo con i sacrifici degli atleti olimpici.

E’ un pezzo molto diverso dall’altro brano finalista, interpretato da Arisa. Sappiamo di avere il 50% di possibilità, viviamo questo ‘bivio’ senza ansie o timori, con la speranza di poter realizzare questo sogno”.

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Nato e cresciuto a Reggio Calabria, Gaetano Chirico nel 2015 si è trasferito a Milano per studiare psicologia. La musica era già parte integrante della sua vita, una passione che lo ha portato ad ottenere numerose soddisfazioni anche come cantante.

“Hesanobody il mio nome da solista, canto in inglese muovendomi entro i territori del pop con contaminazioni elettroniche e ho all’attivo due EP. Musica percorso totalmente diverso dalla psicologia? Non è esattamente così (ride, ndr), soprattutto quando si scrive di tematiche umane e personali”.

Quali i brani più apprezzati in questo Festival del 2022? L’artista reggino non ha dubbi: “Mahmood e Blanco, la loro credo sia la canzone più bella di questo Sanremo. Mi piacciono anche i brani di Dargen, La rappresentante di Lista e Ditonellapiaga con Donatella Rettore, reputo buona la qualità media delle canzoni”.

Checco Zalone con il suo sketch in salsa calabrese è senza dubbio l’argomento del giorno. Il comico pugliese ha diviso il pubblico calabrese, tra chi ha apprezzato l’ironia e chi invece lo ha criticato.

“Non è un tipo di comicità che mi ha mai entusiasmato e quelli analoghi al suo sono i momenti che secondo me appesantiscono il ritmo del Festival. Però come calabrese non mi sento offeso, ci sono cose più importanti che dovrebbero farlo e portarci a farci arrabbiare e protestare”.

Brunori Sas, arrivato ai vertici del panorama musicale italiano, rappresenta l’apice del cantautorato calabrese dell’ultimo decennio. Da reggino, Gaetano Chrico si augura che possano nascere progetti e opportunità concreti per i reggini che si vogliono avvicinare alla musica.

“Brunori porta in alto l’orgoglio della nostra regione. Sono rimasto legato a Reggio, scendo appena possibile, spesso durante le festività, ad abbracciare la famiglia e gli amici. Mi piacerebbe che nella mia città e in Calabria ci possano essere più possibilità per chi vuole tuffarsi nel mondo della musica, senza doverlo considerare per forza un hobby o dover lasciare la propria terra”.

72nd Sanremo Music Festival