Ferragina-Scaramozzino-Schillace: il podio della 38° edizione della cronoscalata “Santo Stafano-Gambarie”


Ferragina-Scaramozzino-Schillace: questo il podio della 38° edizione della cronoscalata “Santo Stafano-Gambarie”. Un podio importante per una storica manifestazione che, dopo uno stop di sei anni, è ritornata in auge grazie al fattivo impegno dell’Automobil Club Reggio Calabria (con in testa la direttrice Donatella Bolignano, il presidente Santo Martorano ed il vice, nonchè responsabile della Commissione Sportiva, Salvatore Lipari), e dell’Amministrazione Comunale di Santo Stefano guidata dal sindaco Francesco Malara. Una gara che è stata resa possibile anche grazie al duro lavoro del team “Condina MotorSport” che si è prodigato, malgrado il poco tempo a disposizione, per l’allestimento della competizione automobilistica. Un plauso anche all’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, ed al suo presidente Giuseppe Raffa, che si è impegnata per il ripristino dei tratti stradali danneggiati.

Migliaia gli appassionati di motori sono giunti sui tornanti dell’Aspromonte sin dalle prime ore del mattino, non solo dalla Calabria ma anche dalla vicina Sicilia. Un successo di pubblico oltre le più rosee aspettative della vigilia. Entusiasti del percorso anche i piloti: d’altronde se la “Santo Stefano-Gambarie” detiene tutt’oggi il record Europeo d’iscritti ad una cronoscalata un motivo ci deve pur essere.

Ad imporsi in questa 38à edizione è stato Francesco Ferragina con il tempo di 3.48.23, seguito a ruota dal pilota reggino Carmelo Scaramozzino (3.52.11) e da Emanuele Schillace (3.52.88). Quarta posizione per Giuseppe Cuzzola (4.00.75) e quinta per il cosentino Emilio Scola (4.04.51), figlio del compianto Don Mimì. Sesta posizione per lo “scillese volante” Gaetano Piria (4.09.93). Settima piazza per Eugenio Scalercio (4.14.26), ottava per Carmelo Barbaro (4.18.69), nona per Salvatore Macrì (4.22.32) e decima per l’idolo di Santo Stefano, Roberto Megale (4.32.94).

Una storica cronoscalata che riprende dopo la pausa di sei anni: l’importate era ripartire e così è stato, l’entusiasmo manifestato da tutte le parti ha portato all’impegno da parte degli organizzatori di lavorare già da adesso all’allestimento della prossima edizione con l’obiettivo di portare la manifestazione al livello del passato.
La partecipazione degli spettatori e l’entusiasmo con cui essa è stata accolta sta a dimostrare che trattasi di una manifestazione di popolo e quando è la gente a chiederlo, è giusto che le istituzioni ne seguano le indicazioni e facciano tutto il possibile per realizzarne il desiderio. D’altronde se non si fosse in grado di recuperare e valorizzare le manifestazioni storiche di assoluto valore nazionale ben poche speranze di risalita rimarrebbero per la nostra società.