Fase 2: Santelli spiazza tutti. I cittadini vogliono certezze, ma se ognuno fa di testa sua…

Che succede se dovesse mancare il 'senso civico'. Cosa succede se viene meno quella fiducia data ai calabresi? E che succede se ognuno fa di testa propria?


Colpo di scena.

Jole Santelli dichiara, che da oggi (30 aprile) apriranno bar, ristoranti e stabilimenti balneari.

Contro ogni previsione il Governatore della Calabria, firma un’ordinanza per la fase 2 di ripartenza che batte tutti nel tempo. Nuove misure che invitano a ‘riaprire’ e che si affidano alla responsabilità dei cittadini calabresi.

E si, perchè Jole Santelli si ‘consegna’ ai calabresi. Prevale la scelta di ripartire e di far riaprire le attività commerciali ma si rimette al ‘senso civico’ dei suoi concittadini. La Regione Calabria decide di farlo al più presto. Anticipando addirittura il Governo e gran parte delle altre Regioni.

Jole Santelli motiva:

“Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto oggi che la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”.

E dunque a partire da domani via libera agli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali, via libera agli spostamenti per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno.

E ancora è consentita la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto e soprattutto (e qui il colpo di scena) è consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto.

Adesso facciamo il punto. Il presidente della Regione ha il potere di ‘aprire tutto’. Bene. Farà piacere ai commercianti desiderosi di alzare la propria saracinesca.

Ma che succede se dovesse mancare il ‘senso civico’. Cosa succede dunque se viene meno quella fiducia data ai calabresi? E che succede se ognuno fa di testa propria? Il risultato è ovvio: i numeri riprenderanno a salire, più contagi, più morti.

L’uniformità d’azione del Governo, delle Regioni e dei Comuni, è saltata del tutto. Ed il rischio è veramente alto. Escono fuori dal cilindro nuove ordinanze, spesso a tarda sera, e nel giro di 24 ore il cittadino si trova costretto a riprogrammare il tutto.

Mai come in questo momento la città ed i cittadini vogliono e pretendono invece certezze. La scelta coraggiosa (per alcuni folle) della Santelli è sicuramente molto rischiosa e divide l’opinione pubblica in favorevoli e contrari.

Ma sarà solo il tempo a poter dare le giuste risposte.

Adesso però basta con i colpi di teatro e le ordinanze last minute. Governo, Regioni e Comuni si mettano d’accordo.

I cittadini sono stanchi. E lo ricordiamo, per chi ancora non se ne fosse accorto, che si ‘gioca’ sulla nostra pelle…