Fabio Mollo: ‘Le mie radici reggine fondamentali. The Young Pope vi sorprenderà.’


di Pasquale Romano – Un 2016 da ricordare per Fabio Mollo, regista reggino che si sta sempre più affermando a livello nazionale. Reduce dal successo di ‘Il Sud è niente‘, opera prima che ha convinto pubblico e critica, Mollo negli ultimi mesi ha lavorato al fianco di Paolo Sorrentino, nella serie tv ‘The Young Pope‘.

Le prime due puntate hanno stracciato tutti i record, Mollo ha curato il dietro le quinte della serie (clicca qui per vederlo) e girato un documentario (dal titolo ‘A tale of filmaking‘) che sarà trasmesso su Sky alla fine della prima stagione.

‘Ho seguito questa produzione sin dal primo giorno, è stato particolarmente formativo vedere da cosi vicino Sorrentino al lavoro. Si è trattato di un’esperienza forse irripetibile, per me la cosa più bella è stata vederlo molto soddisfatto del lavoro che ho svolto‘, dichiara il regista reggino ai microfoni di City Now.

Emozione mescolata all’orgoglio, nel lavorare assieme a quello che con ogni probabilità è il miglior regista italiano dell’ultimo decennio, con star internazionali del calibro di Jude Law e Diane Keaton tra i principali interpreti: ‘Paolo mi ha concesso molti momenti privati che si vedranno nel documentario, è stato di una gentilezza e disponibilità estrema. Vederlo all’opera in questa serie italiana di produzione americana è un privilegio, io lo stimo e ammiro sin dal suo primo film, ‘L’uomo in più‘.

L’impatto di ‘The Young Pope‘ è stato talmente positivo che la casa di produzione ha già deciso di girarne una seconda stagione, sempre con Sorrentino alla regia. ‘E‘ una serie rivoluzionaria, che tratta temi scomodi con la genialità di Sorrentino. Riempie di gioia me, il cast e chiunque abbia lavorato alla serie vedere quanto successo stia riscuotendo. In Italia -afferma Mollo- si avverte il bisogno di vedere cose nuove, non di rivedere sempre le solite storie. Se farò parte anche della seconda stagione ? Lo spero, sarebbe davvero incredibile‘.

Impossibile non chiedere come si svilupperà e concluderà la prima stagione di ‘The Young Pope‘ o un ritratto caratteriale di star celebri come Jude Law e Diane Keaton, Mollo però non si sbilancia: ‘Se ‘spoilero‘ qualcosa Paolo mi licenzia subito (sorride, ndr) anche perchè la serie deve uscire in molti altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti. Posso assicurare però che riesce a sorprendere ad ogni puntata, io sono rimasto sotto choc anche dopo averla vista diverse volte. Di Jude Law e Diane Keaton posso dire che mi ha sorpreso l’umiltà e la professionalità. Law non si è mai tirato indietro, nel documentario si vedranno alcune situazioni particolari che lo riguardano‘.

Da The Young Pope a ‘Il padre d‘Italia‘, secondo film girato da Fabio Mollo che uscirà nelle sale nel febbraio del 2017. Il regista reggino sta ultimando il missaggio sonoro della pellicola, presentata in anteprima all’ultimo Festival del Cinema di Roma. ‘Sono molto soddisfatto del risultato, lo stesso sentimento anima chi ha preso parte al film. Ho avvertito tanta pressione -ammette il regista reggino- durante le riprese ma ora c’è grande entusiasmo, tutti gli attori e la troupe si sono dedicati con enorme passione a questo progetto‘.

‘Il padre d’Italia’ racconta la storia di due trentenni alla ricerca di una possibilità, per diventare adulti e genitori. Luca Marinelli (assieme a Isabella Ragonese) il protagonista del film, c’è attesa nel rivedere all’opera l’attore reduce dal successo di ‘ Lo chiamavano Jeeg robot’: ‘E’ tra gli attori più richiesti del momento, sta lavorando con diversi registi di rilievo, si tratta di un vero talento in rampa di lancio. Il suo era un personaggio difficile, Luca si è tuffato nel ruolo con estrema generosità, lo stesso posso dire di Isabella Ragonese e di Miriam Karlvist (attrice reggina, ndr) che era la protagonista di ‘Il Sud è niente’ e come me vuole riconfermarsi al suo secondo film’.

Parte de ‘Il padre d’Italia’ è stato girato in Calabria, precisamente a Palmi, Gioia Tauro e Reggio Calabria. Si tratta di una scelta mirata del regista reggino, profondamente legato alla sua terra. ‘La parte più intensa del film è legata proprio alle scene girate in Calabria. Sono orgoglioso delle radici e riconoscente nei confronti della mia terra, cosi generosa con me. Ci tengo in modo particolare a proiettare il film a Reggio Calabria, spero che in questa occasione l’amministrazione comunale possa supportarmi, con ‘Il Sud è niente’ purtroppo non è stato cosi’.