Europa, pregiudizio contro italiani: Vittorio Feltri ora sei un terrone come noi

L'Europa considera gli italiani alla stessa stregua di come il Nord Italia considera il Sud Italia


Il dramma creato dal coronavirus, porta alla luce, oltre a numerose e tragiche  problematiche, anche l’esistenza di nazioni ‘minoritarie’ , che costituiscono quel ‘meridione’ geografico bisognoso di aiuto. In poche parole, viene alla luce una verità che è quella che sancisce che  tutti siamo ‘meridionali’ rispetto a qualcun altro.

“Anche Vittorio Feltri e Matteo Salvini ora lo sono” – dichiarano i Sudisti Italiani in una intervista ed aggiungono: “I Paesi ricchi e conservatori sono collocati nel Nord dell’Europa, quelli meno ricchi sono collocati nel Sud dell’Europa. L’Italia è una nazione del Sud Europa e, pertanto, si può affermare che noi italiani siamo i  ‘meridionali’ dell’Europa. In tal caso, noi cittadini del Sud Italia siamo parificati ai cittadini del Nord Italia, relativamente alla posizione geografica dell’Italia. L’Europa considera gli italiani alla stessa stregua di come il Nord Italia considera il Sud Italia, ossia come una nazione che non riesce da sola a sopravvivere, ma ha bisogno di aiuto economico. Possiamo dire ora che Vittorio Feltri è di Napoli e che Matteo Salvini è di Reggio Calabria, terroni come noi.”

L’Europa è unita solo sulla carta e sta dimostrando di non esserlo nei fatti. L’Italia, dopo il Coronavirus, deve fare i conti con un’amara realtà, ossia la scarsa solidarietà dimostrata dall’Unione Europea nei confronti delle nazioni meno ricche, colpite non solo sul piano della salute, ma anche sul piano economico. In seguito alla constatazione dolorosa della scarsa sensibilità alle necessità dello Stato italiano e dei cittadini italiani, l’Italia dovrà valutare se è il caso di rimanere all’interno dell’Unione Europea che unione non è poi tanto. Il sogno europeo si infrange contro lo scoglio del coronavirus, che è il dramma vissuto  non solo dall’Italia, ma dai Paesi dell’intero universo? L’Unione Europea avrebbe dovuto fare appello al senso etico ed umanitario delle sue radici prima di dar voce ai sentimenti egoistici dell’uno o dell’altro stato europeo. Non l’ha fatto: abbiamo, perciò, ascoltato i miserabili commenti egoistici di chi non aveva intenzione di elargire alcuno aiuto. La questione europea creatasi in seguito al coronavirus fa comprendere a noi italiani che il Sud Italia dovrà far ripartire il nostro Paese in quanto i territori meridionali sono stati poco colpiti ed essi, pertanto, possono farsi promotori della ripartenza, dando loro credibilità e sostegno per poter attuare tale progetto. Il Sud Italia, quindi, potrà diventare il motore economico del Paese ed i meridionali finalmente slegarsi dalle mafie e divenire produttivi nelle loro terre senza dover emigrare.

L’Italia di questa drammatica esperienza deve far tesoro al fine di essere unita nell’intento di rilanciare la propria economia, coinvolgendo i territori del Sud Italia. Siamo un grande Paese e possiamo dimostrare che la nostra nazione, unendo le forze, da Nord a Sud, da sola potrà farcela. Se l’ Europa diventerà veramente solidale, solo allora l’Italia sarà contenta di farne parte. L’ Italia ha intenzione di cambiare rotta e questa esperienza lo dimostrerà”