Estate Reggina e FUS, Neri: 'Il Ministero boccia gli indirizzi del sindaco'

Il consigliere leghista denuncia "l'ennesimo caso di sciatteria politica di Falcomatà & co a danno della città"

“Su estate reggina e Fondi per lo Spettacolo ci troviamo davanti all’ennesimo caso di sciatteria politica, che ovviamente sindaco e & co. si guardano bene dal dire, preferendo piuttosto mentire e gettare sui cittadini fumo negli occhi, nel tentativo che qualcuno ci creda davvero e sperando che passi tutto inosservato. Ma, purtroppo per loro, non è così. Ogni giorno il sindaco e la “sua” maggioranza, sempre più risicata, ci raccontano di una Città ben governata, in cui non si perde nemmeno un euro di finanziamenti per le isole ecologiche, col Parco Lineare Sud completato, una città a misura di cittadino e di turista”.

Lo ha scritto, in un comunicato, il consigliere della Lega, Armando Neri.

“Mentre leggiamo queste bugie, noi cittadini viviamo invece una realtà ben diversa da quella dei comunicati di palazzo e, un po’ confusi come nel celebre meme di John Travolta, ci guardiamo attorno e ci chiediamo dove sia questa Città di cui parla il primo cittadino: direi che è solo nella sua immaginazione ed in quella di chi gli scrive i comunicati. L’ultimo saggio di sciatteria politica è legato al Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal vivo (ex FUS) ed a due Delibere di Giunta, la n. 48 e la n. 80 del 2024. Il Ministero della Cultura ha concesso al Comune di Reggio Calabria un finanziamento di € 472.572,86 nell’ambito del Fondo per lo Spettacolo e con Delibera 48 del 18 marzo 2024 sindaco e Giunta avevano approvato lo schema di accordo per la destinazione di queste somme destinate per gli spettacoli, prevedendo due tipi di programmazione:

  • il primo, “Piccole  rassegne  di  spettacoli  dal  vivo”, da realizzare all’apertura della stagione estiva,  dall’1  al  30  giugno, localizzato a Pellaro, Gallico, Catona e zona sud della Città;
  • il secondo, “Grandi  rassegne  di  spettacoli  dal  vivo”, dal  29  luglio  all’11  agosto  2024, localizzato a Piazza del Popolo.

E qui viene il bello, anzi “il brutto” a cui questa amministrazione ci ha, purtroppo, abituato. Accade, infatti che la Delibera di Giunta n. 48 non rispetti i criteri stabiliti dal Ministero per l’utilizzo delle risorse e che di conseguenza il Ministero della Cultura bocci sonoramente l’indirizzo politico del Comune, rispedendo indietro la Delibera al sindaco e alla Giunta. La solita pessima figura a danno della Città. Una vergogna nazionale. Tutto questo è messo nero su bianco in un’altra Delibera di due mesi dopo, la n. 80 del 13 maggio, che il sindaco e la Giunta, in tutta fretta e con la coda in mezzo alle gambe, hanno dovuto approvare per rispettare le regole imposte dal Ministero, giungendo ormai a ridosso dell’estate e dunque in totale ritardo nella programmazione degli eventi estivi.

La Delibera 80 del 13 maggio, infatti, revoca quella precedente (n. 48) e riporta le sonore bocciature del Ministero, che invita il sindaco a dare maggiore rilievo alle periferie (come sempre dimenticate) ed a prevedere periodi più estesi per la realizzazione degli eventi. In una sola parola: imbarazzante. Ma non finisce qui: infatti con la nuova Delibera 80 del 13 maggio il mese di Giugno, a causa dei ritardi, sparisce del tutto dal cartellone estivo e le “piccole rassegne di spettacolo dal vivo”, che dovevano aver luogo ad apertura della stagione estiva vengono invece spostate da giugno…a settembre fino a, pensate un po’, Natale (!), perché ovviamente devono essere sempre i cittadini a pagare sciatterie e ritardi di falcomatà & co. Inoltre, scompaiono dalle piccole rassegne di spettacoli dal vivo sia Gallico che la zona Sud della Città, dove dunque questi spettacoli non verranno più realizzati. Ovviamente tutto ciò dovrà essere realizzato previo avviso pubblico, di cui non c’è alcuna traccia, considerando anche che i grandi artisti a maggio inoltrato hanno già occupato le loro date con i vari tour. Enormi ritardi: anche in questo caso agli annunci del sindaco, come è facile vedere, non corrispondono i fatti.  Che Reggio sia una Città bella – conclude Neri – ricca di risorse e dalle grandi potenzialità è un dato di fatto inequivocabile, così come lo è la circostanza che in questi ultimi anni sindaco e company abbiano perso di vista il bene comune e gli interessi del popolo reggino e che ad oggi siano esclusivamente impegnati a litigare per la spartizione di poltrone  ed a soddisfare i propri interessi politici sullo scalpo della Città. E l’estate non fa, ahinoi, alcuna eccezione”.