Elezioni regionali, FI lancia Jole Santelli, ma con quale centrodestra?
Non è la prima donna a correre per la Regione con il centrodestra. Coalizione indebolita dalle polemiche delle scorse settimane. Si attende l'ok di Lega e FdI
19 Dicembre 2019 - 19:13 | di Claudio Labate
Forza Italia ha finalmente rotto gli indugi, confermando la scelta ricaduta su Jole Santelli, per la corsa a Governatore della Calabria. Un annuncio, quello degli azzurri, che in qualche modo tira fuori dal pantano il centrodestra che ormai da settimane dichiarava di aver trovato la quadra senza però dare seguito ai proclami. Forza Italia affida l’ufficialità della propria scelta ad una nota stringata ed essenziale: “Nel rispetto degli accordi assunti, continueremo a sostenere con convinzione ed impegno la candidata a Presidente della Regione Emilia Romagna indicata dalla Lega, la senatrice Lucia Borgonzoni. Per quanto riguarda la Regione Calabria, confermiamo la candidatura al ruolo di Presidente della Regione dell’onorevole Jole Santelli. Per quanto riguarda la Campania, sempre in base agli accordi assunti che assegnano a Forza Italia l’indicazione del candidato Presidente, confermiamo la già più volte annunciata candidatura dell’on. Stefano Caldoro”.
Quale centrodestra?
Dunque, sarà la coordinatrice regionale degli azzurri ad avere l’onere e l’onore di portare il vessillo del centrodestra in una campagna elettorale che si annuncia già molto complicata. E la premessa, in testa al comunicato diramato da Forza Italia, la dice lunga sui rapporti non certo distesi all’interno della coalizione. Il partito del Cavaliere insomma prova a riaffermare il proprio ruolo all’interno di un centrodestra in cui si sgomita da tutte le parti per via della debolezza degli azzurri in termini percentuali, e la crescita esponenziale degli alleati, Fratelli d’Italia e Lega. Lo si era capito da tempo. Ma il comunicato pone un accento non trascurabile sulla questione: “Ricordiamo in questa occasione che Forza Italia è il partito che ha fondato il centrodestra più di 25 anni fa e che da allora ha gestito e continua a gestire con assoluta lealtà i rapporti con gli alleati”. Una chiosa che potrebbe avere una duplice valenza. Perché i ritardi accumulati fino ad oggi, sono da addebitare certamente alla serie di veti incrociati posti dai partiti ai nomi che di volta in volta sono stati resi noti. La vicenda del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (e del fratello Roberto) ne è l’esempio lampante, con il “no” irremovibile della Lega, che ha di fatto mandato su tutte le furie una larga fetta del partito calabrese, in rivolta contro il carroccio di Matteo Salvini accusato a più riprese, anche per il tramite del commissario Invernizzi, di avere un obiettivo preciso: spaccare e indebolire gli azzurri. Ma non solo. Perché in visita a Reggio, Salvini aveva lanciato una provocazione bella e buona immaginando un sindaco leghista per le comunali di Reggio che si svolgeranno con ogni probabilità nella prossima primavera. Provocazione raccolta e rimandata al mittente da Giorgia Meloni che un paio di giorni dopo in visita a Cosenza affermava a chiare lettere che la scelta del candidato per Reggio spettava a Fratelli d’Italia. Insomma, come da prassi, ognuno ha giocato la propria partita. E se la Lega ha indicato il candidato per le regionali dell’Emilia, e Forza Italia quello per la Calabria, adesso Fratelli d’Italia vuole indicare quello della Puglia.
In ogni caso, per l’ufficialità vera e propria, Forza Italia attende nelle prossime ore il riscontro e la conferma da parte degli alleati, mentre non è ancora chiaro cosa ha in mente Mario Occhiuto che tiene ancora in piedi l’idea di candidarsi alla presidenza, anche da solo.
Fedelissima di Forza Italia
Jole Santelli, cosentina, classe 1968, non è la prima donna a candidarsi per lo scranno più alto della Regione Calabria. Nel 2014 ci aveva già provato Wanda Ferro, senza però riuscirci. Indicata da Forza Italia e candidata con la Casa delle Libertà, la Ferro, anch’ella classe 1968, racimolò il 23.6% delle preferenze, al termine di una tornata elettorale che ebbe degli strascichi importanti. Infatti la Ferro entrò in Consiglio regionale solo nel 2017 per effetto di una sentenza della Consulta che le riconosce il seggio quale candidata alla presidenza seconda classificata. E proprio nel 2017 lascia gli azzurri per accasarsi nel partito di Giorgia Meloni.
Dunque, la Santelli, coordinatrice di Forza Italia calabrese, tenterà l’impresa laddove non è riuscita la sua “coetanea” Ferro. L’ex vicesindaco di Cosenza, dimessasi proprio in seguito alle polemiche sorte con l’indicazione del suo nome al posto di Mario Occhiuto, è tesserata con gli azzurri dal 1994. Eletta deputata nel 2001, è stata sottosegretario al ministero della Giustizia nel secondo e nel terzo governo Berlusconi. Viene rieletta deputato nel 2006 ma nella circoscrizione emilia Romagna, e poi ancora nel 2008 con il Popolo della Liberta, di cui sarà vicecapogruppo alla Camera. Nel 2013 è ancora eletta, da capolista, nella circoscrizione Calabria, e nel 2018 col proporzionale.