Verso le regionali, Pd davanti al bivio: Irto o i 5 Stelle ?
Ad oggi un benestare del Movimento 5 stelle rispetto alla candidatura di Irto pare impresa complicatissima
01 Aprile 2021 - 07:30 | di Pasquale Romano
La clessidra si è riempita nuovamente, le distanze temporali dalle regionali calabresi si allungano sino al prossimo autunno. Centrodestra e centrosinistra però, paradossalmente, si ritrovano in un sentiero intricato non molto differente.
Se Forza Italia ha individuato da tempo in Roberto Occhiuto il candidato, profilo però da far ‘digerire’ agli alleati (partita ancora ricca di possibili stravolgimenti, anche riguardo il partito che dovrà indicare il nome del candidato Governatore) il Partito Democratico sembra ritrovarsi davanti ad un bivio.
La nomina di Nicola Irto infatti non sembra scaldare i cuori dei (possibili) alleati, il riferimento va soprattutto se non esclusivamente al Movimento 5 Stelle. L’incontro tra il neo segretario dem Enrico Letta e Giuseppe Conte era importante per delineare possibili sinergie in ottica futura: l’intenzione sarebbe quella di creare un’ampia coalizione che, imitando il centrodestra, possa comprendere Pd, M5S, Leu e le altre forze minori con Italia Viva in forse. Il quadro però appare ancora frastagliato, anche per via delle scelte di Conte non definitive.
Se il possibile asse tra grillini e Pd è ancora in bilico, lo stesso non può dirsi del parere dei 5Stelle rispetto alla candidatura di Irto. Nonostante la giovane età dell’ex presidente del consiglio regionale, il movimento lo vede come una maschera dietro la quale si cela la vecchia politica calabrese di sinistra. La base chiede un rinnovamento sincero e senza ambiguità. Seppure in politica tutto è possibile, ad oggi un benestare dei 5 stelle rispetto alla candidatura di Irto pare impresa complicatissima.
Il piano B dei 5 Stelle pare chiaro, ovvero puntare dritto sul polo civico capitanato da Luigi De Magistris. Anche se il principale sostenitore di questa sinergia è finito fuori dai radar grillini (ovvero il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra) l’idea non è stata scartata definitivamente. Si aspetta prima di capire se il Pd avrà in Nicola Irto il candidato definitivo. Una retromarcia dei dem infatti non è da escludere a priori. Il partito del segretario Letta è consapevole che (allo stato attuale) la candidatura di Irto appare debole, assist perfetto nei confronti del polo civico e del centrodestra.
Privo del sostegno dei 5 Stelle, con le Federazioni provinciali di ArticoloUno di Catanzaro e Vibo Valentia che hanno già dichiarato di appoggiare De Magistris e con la città di Cosenza ancora in attesa di capire le mosse dell’ex Governatore Oliverio e del Consigliere Regionale Carlo Guccione, il Pd si ritroverebbe con una zavorra eccessiva sulla schiena nella corsa delle regionali.
Se il piano B dei 5Stelle sembra portare dritto al sindaco di Napoli, ruotano maggiori incertezze rispetto alle idee alternative del Pd in caso di retromarcia su Irto. Possibile che, così come accadrà prossimamente per il centrodestra, il profilo del Pd per la Calabria esca dalla partita complessiva che comprende le principali città italiane che andranno alle urne.
Piano C? Il compromesso che veda la possibilità di individuare un terzo profilo che possa andare bene a Pd e 5 Stelle sembra facile a dirsi ma complicato a farsi, seppur il tempo per imbastire trattative e dialoghi in tal senso ci sia.