Elezioni a Reggio, Zimbalatti si tira indietro e ironizza: “Io candidato sindaco? Basta con i Giuseppe”

Il Rettore dell'Università Mediterranea perentorio: "La politica non è cosa mia, auguri a chi scenderà in campo". Le ultime novità sulla Dante Alighieri

Rettore Zimbalatti

Le prossime elezioni comunali a Reggio Calabria, dalla data ancora incerta, inevitabilmente si avvicinano giorno dopo giorno. Centrodestra e centrosinistra ancora non hanno ancora iniziato i ragionamenti sui candidati a sindaco che si confronteranno alle urne, il campo civico è partito in anticipo…ma senza finora aver prodotto risultati concreti.

Il ‘soldato’ Massimo Ripepi aveva annunciato la candidatura a sindaco in contrapposizione ai partiti tradizionali, l’ingresso di Bandecchi all’interno del centrodestra però ha cambiato decisamente lo stato delle cose.

Il dottor Eduardo Lamberti Castronuovo ha lanciato in tempi non sospetti il proprio progetto politico, in attesa (come tutti) di capire quali saranno le evoluzioni e quale la data per recarsi alle urne. Discorso simile per Ninni Tramontana, che dopo l’inaugurazione del progetto “EsseRci” non ha fatto passi in avanti, comprensibilmente.

Durante la trasmissione “Live Break”, format di attualità targato CityNow, il magnifico rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti ha presentato progetti innovativi e una visione che punta a fare dell’Università Mediterranea un centro di eccellenza, pronto a competere con i migliori atenei nazionali.

Nelle ultime settimane, diverse voci si sono rincorse in relazione alla possibile discesa in campo del Rettore Zimbalatti. Profilo apprezzato da più parti, Zimbalatti sta svolgendo senza dubbio un ottimo lavoro da Rettore dell’Università Mediterranea.

A precisa domanda però, anche con una punta di ironia, il diretto interessato si smarca con decisione.

“Io candidato sindaco? No no, basta con i Giuseppe (ride, con ovvio riferimento a Giuseppe Scopelliti, Giuseppe Raffa che guidò la città da f.f. e l’attuale primo cittadino Giuseppe Falcomatà). In ogni caso, se dovesse essere ancora un Giuseppe, non sarò io.

Fa piacere se qualcuno ha pensato a me, ma non è cosa per me la politica. I migliori auguri a chi si cimenterà” ha sentenziato Zimbalatti, non lasciando quindi nemmeno uno spiraglio.

Archiviato il discorso relativo alla politica, Zimbalatti è tornato sui temi accademici che ben conosce e quotidianamente maneggia. Quale possibile futuro per la Dante Alighieri? L’università per Stranieri di Reggio Calabria vive anni complicati, si attende da troppo tempo un rilancio che fatica maledettamente a concretizzarsi.

“La Dante Alighieri è una bellissima presenza della nostra città. Ha vissuto qualche difficoltà negli anni scorsi, si è parlato anche di possibili fusioni o aggregazioni.

Non va dimenticato che è una istituzione privata, con organo composto anche da istituzioni pubbliche quali Comune e Città Metropolitana e un Cda.

Fusione con l’Università Mediterranea? Nelle ultime settimane si è avviata una discussione spero proficua con le istituzioni e mi auguro che si possa giungere positivamente a raggiungere l’obiettivo. Dal punto di vista amministrativo è una vicenda complicata, per questo motivo è indispensabile la presenza e supporto degli enti e del Ministero dell’università e della ricerca”, le parole di Zimbalatti.