Allerta arancione a Reggio: in alcuni Comuni ancora scuole chiuse
Scuole chiuse in via precauzionale anche per la giornata di sabato
17 Gennaio 2025 - 15:26 | di Redazione
Nonostante il bollettino della Protezione Civile segnali un’attenuazione dell’allerta meteo, che per sabato 18 gennaio passa da rossa ad arancione sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria, alcuni comuni hanno deciso di mantenere la chiusura delle scuole in via precauzionale.
Comuni con scuole chiuse nel reggino
Tra i centri che hanno optato per la sospensione delle attività didattiche, al momento, ci sono Bagnara Calabra, Gioia Tauro, San Luca, Melito Porto Salvo, Motta San Giovanni, Brancaleone, Montebello, Bruzzano, Bovalino, Locri e Bova Marina.
Bagnara Calabra
Con un’ordinanza ufficiale, il Comune ha stabilito la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, sottolineando il protrarsi delle condizioni meteorologiche avverse e il livello di allerta arancione.
Gioia Tauro
Anche il Comune di Gioia Tauro ha disposto la chiusura degli istituti scolastici, motivando la decisione con la necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini. Il comunicato ufficiale evidenzia il rischio di forti venti, piogge intense e possibili criticità per la viabilità. I cittadini sono invitati a seguire gli aggiornamenti attraverso i canali ufficiali.
La situazione a Reggio Calabria
Nel resto della provincia, al momento, la decisione sulla riapertura delle scuole per la giornata di sabato varia da comune a comune, a seconda delle valutazioni di sicurezza adottate dalle singole amministrazioni. L’allerta arancione, sebbene rappresenti un rischio inferiore rispetto al livello rosso, prevede comunque condizioni meteorologiche avverse che richiedono prudenza e attenzione.
In alcuni Comuni, la necessità di chiudere le scuole non sussiste, in quanto il tempo pieno viene svolto dal lunedì al venerdì, come nel caso di Palizzi e Santo Stefano in Aspromonte.
Lezioni sospese per il secondo giorno consecutivo in tutti gli istituti di ogni ordine e grado di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Analogo provvedimento è stato adottato anche a Lamezia Terme mentre altri sono stati predisposti o sono in via di predisposizione da parte dei primi cittadini di altri centri piccoli e grandi della regione.