Federconsumatori Reggio contro Ecologia Oggi: ‘Raccolta mai iniziata nelle periferie’

"I problemi del decoro urbano e della pulizia - si legge nella nota Federconsumatori - non sono prioritari per chi gestisce Reggio"

Ecologia Oggi 3

“All’aforisma “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, si contrappone la risposta attribuita a Leonardo da Vinci “Non chi comincia, ma quel che persevera”, per sottolineare che non è soltanto importante cominciare un’esperienza, ma è di fondamentale importanza perseverare con costanza e tenacia, per portare a termine i propri obiettivi”.

Lo ha sottolineato, in una nota stampa, il gruppo locale di Federconsumatori in merito alla mancata raccolta dei rifiuti da quando, a Reggio Calabria, è subentrata la nuova ditta che gestisce il servizio.

“Nel merito di Ecologia Oggi, nelle periferie di Reggio Calabria non ha mai iniziato la raccolta dei rifiuti, persevera solo l’inadempimento del contratto”.

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“In un post del 12 aprile si legge:
“L’azienda “ECOLOGIA OGGI SPA” da venerdì 12 aprile gestirà il servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti nella città di Reggio Calabria. Le utenze non subiranno alcuna modifica di abitudini e resteranno in vigore le regole finora seguite dalla cittadinanza nelle modalità, negli ORARI e nei GIORNI di conferimento.

L’ultimo passaggio è molto chiaro:
Non ci saranno modifiche, così come prima non venivano ritirati i rifiuti, oggi neppure la nuova società li ritira”.

Altro tasto dolente, secondo Federconsumatori è la TARI:

“Reggio è la provincia più cara. È di 360 euro la media della tassa per i rifiuti pagata nel 2023 da una famiglia residente in Calabria, rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi: si va dai 269 euro di Catanzaro ai 443 euro di Reggio Calabria, visto l’elevato contributo, le famiglie, meriterebbero un diverso trattamento.

Probabilmente, i problemi del decoro urbano e della pulizia della città non sono prioritari per chi gestisce Reggio Calabria.
La risposta la troviamo Nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa: tutto cambia perché nulla cambi!”.