Dott. Vincenzo Trapani Lombardo: un ‘panchinaro’ con il cuore da ‘attaccante’…


di Vincenzo Comi – Oltre trentacinque anni di attività, già primario di ematologia e direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, oggi presidente della FondazioneVia delle Stelle’. Lo conoscono tutti. E’ più facile incontrare persone che lo chiamano ‘Kiko’ di quelle che lo riconoscono come ‘dottor Trapani’. Impossibile sentirlo chiamare  ‘presidente’.

Disponibilità, impegno, ottimismo e capacità di mantenere sempre il buon umore senza perdere mai la pazienza. Queste alcune delle doti caratteriali che hanno portato il dott. Vincenzo Trapani Lombardo a diventare una delle figure più apprezzate in città.

Dal 2013 il dott. Trapani Lombardo gestisce l’Hospice, struttura che per sua natura mette al centro la dignità ed il rispetto della persona. Sono migliaia i pazienti provenienti dalla provincia reggina e non, che hanno avuto la possibilità di conoscerlo, giudicarlo e sicuramente stimarlo.   Parliamo di tutte quelle famiglie che hanno perso un proprio caro all’interno dell’Hospice, persone che hanno a cuore le sorti della struttura gestita dagli ‘angeli della città’. Vengono chiamati proprio così: oss,  infermieri, medici, personale sanitario, volontari. Sono loro che ogni giorno assistono persone affette da malattie incurabili assistendo i pazienti e le loro famiglie.

Chi coordina e gestisce tutto il lavoro è il dott. Trapani Lombardo. O meglio Kiko.

Parte subito duro il presidente. La rabbia prevale sulla sua solita quiete.

Dal mese di dicembre 2015 i dipendenti della struttura non ricevono gli stipendi da parte dell’Asp. Gli anticipi di fattura che le banche fortunatamente ci assicurano si stanno esaurendo. Mi auguro che si possa firmare un impegno di spesa per l’Hospice e che si comincino a pagare gli stipendi. Sono state esaurite tutte le riserve, quindi mi aspetterei adesso un aiuto concreto da parte dell’Asp.”

Nonostante le note difficoltà in cui versa, dal punto di vista gestionale la FondazioneVia delle Stelle’ non ha nessun tipo di preoccupazione visto che sono stati già pagati tutti i fornitori del 2015.

La sopravvivenza dell’Hospice è dipesa nell’ultimo anno quindi solo dall’aiuto della banca. Aiuto che, come è noto, si paga. Ma è ad oggi l’unico mezzo che ha consentito alla struttura di sopravvivere.

Un’altra fonte di sostegno è rappresentata dalle donazioni, fortunatamente sempre più numerose.

Le donazioni sono cresciute rispetto all’anno scorso – spiega il dott. Trapanie ci consentono di gestire la struttura in maniera più serena. Trascorse le festività natalizie, i commissari avevano promesso un incontro per definire le questioni in sospeso riguardo la gestione e l’inquadramento. L’unico contatto che ho avuto finora è stato con il commissario straordinario dott. Priolo. Mi ha garantito che entro breve tempo i commissari incontreranno qui in Hospice il Consiglio di amministrazione per analizzare tutti i problemi della struttura. Speriamo si possa convocare presto un tavolo tecnico per risolvere le vicende che ci angosciano.”

Dallo sguardo del dott. Trapani traspare la bontà d’animo che gli appartiene e che trasmette in ogni azione ai suoi collaboratori. Una forza interiore capace di abbattere ogni barriera.

Dalla delusione si passa in poco tempo al sorriso. Passaggio semplice ed immediato se si ha di fronte una persona come il dott. Trapani.

Sono molto soddisfatto del 2015 perché siamo riusciti a ricreare un ambiente più collaborativo ed armonico. Durante l’intero anno passato e anche nei primi mesi di questo 2016, sono venute fuori quelle che io considero le ‘terapie alternative’, ovvero innumerevoli iniziative proposte dall’intero gruppo di lavoro che mi assiste. Le persone che animano questi locali sono straordinarie. Con loro ho un ottimo rapporto.”

L’Hospice Via delle Stelle aprirà le proprie porte, come ogni anno, il 17 giugno. In questa data di tredici anni fa, nasceva l’Hospice.

Il 17 giugno rappresenta il giorno della posa della prima pietra e anche quest’anno sarà organizzato l’Open Day in Hospice. La mattina sarà dedicata a tutti coloro che vorranno conoscere meglio la nostra realtà, sia sotto il profilo sanitario assistenziale che culturale. Sono tante infatti le iniziative – come il progetto  #Hmagazine – che anche quest’anno porteremo avanti in una versione quadrimestrale. Il pomeriggio invece è dedicato ad una tavola rotonda sul ‘fine vita’. Attendiamo un esperto di bioetica e altre personalità illustri. Un convegno di grossa portata dal punto di vista scientifico, cui seguirà una cena di raccolta fondi. Il 18 giugno sarà invece organizzato un torneo di calcio a 5 che coinvolgerà quattro squadre, tra cui quella dell’Hospice. Il mio ruolo? –  risponde divertito – “Visto il mio ‘peso’, meglio non alterare gli equilibri. Credo di sedermi in panchina o addirittura in tribuna…”

Iniziative fondamentali che consentono ai dipendenti e agli operatori di lavorare più serenamente, all’interno di una struttura in cui si svolge un’attività quotidiana stressante ed estremamente impegnativa, che richiede oltre l’impegno professionale anche quello emotivo ed umanitario.

Avere la possibilità di vivere insieme momenti diversi da quelli a cui siamo abituati a vivere ogni giorno è essenziale. Durante gli spazi lettura o anche solo durante un concerto in Hospice, si riesce a stabilire un rapporto molto intenso con parenti, pazienti ed il personale. Ci si rende conto che ci troviamo tutti sulla stessa barca e che remiamo nella stessa direzione. In questi ultimi mesi – conclude il dott. Trapani – noto un’apertura totale della cittadinanza. Vengono organizzati sempre più eventi spontanei a nostro favore. Queste manifestazioni di stima e affetto danno la forza a tutti noi di andare avanti.”

Disponibilità, impegno, ottimismo e capacità di mantenere sempre il buon umore.

Sono queste le qualità di ‘Kiko’ e degli ‘angeli della città’. Un esempio da imitare e sostenere ancora di più.