La Domotek Volley Reggio si assicura l’intelligenza di gioco e la determinazione di Marco Soncini

"Per vincere non mi tiro indietro di un millimetro"

Lavorare bene paga, lavorare bene insieme paga il doppio: se il lavoro è scortato dall’apprezzamento reciproco risalire in coppia sul proscenio diventa la soluzione ideale. Dopo la felice esperienza del 2021/2022 a Palmi, anche in quel caso in A3, mister Polimeni, guardatosi attorno, ha deciso che tra gli elementi con cui aggredire la Serie A, una primizia per la Domotek Volley Reggio Calabria, non poteva mancare all’appello Marco Soncini.

Schiacciatore di 28 anni, non ha avuto titubanze quando è stato contattato per riprendere il filo del discorso: di nuovo A3, di nuovo coach Polimeni: “Conosco, e mi piace, il suo approccio al volley e lui sa quanto mi trovi a mio agio nel suo sistema di gioco”. Di nuovo Calabria: “Un luogo in cui mi sono trovato alla grande, avendo vissuto un anno a Palmi, e ritornare in un posto che ho amato, in una città che già conosco mi elettrizza“.

Tutti aspetti rivelatisi importanti, ma a sbaragliare la concorrenza è stata, agli occhi dell’atleta proveniente dalla Pampa Argentina e con passaporto italiano, la pianificazione minuziosa di un’idea portata avanti dalla società con ingegno. Le virtù del giocatore sono indiscutibili ed utilissime per risolvere situazioni complesse: un certificato di garanzia per l’allenatore. Pallone in mano nella sua terra dove ha cominciato a destreggiarsi in campo indossando le casacche di Tunuyán de Mendoza, Vélez Sarsfield e Monteros Vóley Club, ultimo passaggio prima del volo transoceanico con sbarco in Calabria, Palmi: inizia il suo rapporto con la Serie A3, ripetuto nella trascorsa annata con l’Aurispa Delcar Alessano. Porta in dote fondamentali di spessore che lo rendono un punto fermo in seconda linea: ricezione e difesa da manuale che si accostano felicemente ad una perizia di rilievo in fase offensiva. Preziosa la varietà di colpi che può vantare in attacco.

Una spiccata intelligenza di gioco che deriva da un ottimo senso della posizione, dalla peculiarità che si sa muovere in modo istintivo sull’anticipo e dalla capacità di lettura delle diverse situazioni di gioco e di quello che congegna la metà campo avversaria. “Da parte mia, lo zelo con cui fronteggerò tutte le sfide che ci attendono sarà supremo. Testa e cuore rivolti quotidianamente al meglio per il team. Sul piano individuale voglio spostare in avanti con continuità la linea di confine dei miei progressi sotto ogni aspetto. Sarà un campionato tosto, duro, ma sul mercato i nostri dirigenti hanno compiuto uno sforzo eccezionale per costruire un roster di grande qualità“. Marco Soncini, del resto, è a conoscenza di ciò che riserva una competizione difficile come l’A3: “Ho visto negli anni una categoria in costante miglioramento. Rose sempre più forti. Naturale, pertanto, dare per scontato che sarà un torneo con valori alquanto bilanciati”. Riguardo al suo contributo alla causa nessuna esitazione: “Per vincere non mi tiro indietro di un millimetro, il gusto del successo ha un sapore sempre dolcissimo che io adoro assaporare. Non mi arrendo mai, in nessuna circostanza, davanti a qualsiasi avversario, davanti a qualsiasi ostacolo“. Marco, atterrando a Reggio Calabria, godrà di una gioia supplementare: “Domenico Laganà non è soltanto un gran giocatore con cui ho già avuto il piacere di condividere a Palmi le sorti, ma un caro amico che sarò felicissimo di riabbracciare“. Spende parole di ammirazione anche per due nuovi innesti come Marco Spagnol ed Enrico Lazzaretto: “Entrambi sono stati protagonisti di una stagione incredibile, per Enrico arrivata al culmine addirittura con la promozione“. 1,90 centimetri di forza, una forza che spingerà in alto le speranze amaranto che già si librano nel cielo portate su da decisioni azzeccate e da uno spirito vincente impresso nel DNA.