Regionali, la carica di Occhiuto: ‘La ‘ndrangheta ci fa schifo. Dimostriamo cosa sappiamo fare’
Il candidato Governatore del centrodestra si è presentato ai calabresi con un discorso forte e appassionato incentrato sugli obiettivi fondamentali per i prossimi anni
22 Giugno 2021 - 19:26 | di Eva Curatola
È un discorso forte e appassionato quello di Roberto Occhiuto per l’avvio della campagna elettorale alle Regionali 2021 in Calabria. Solamente un anno e mezzo fa la Regione andava alle urne scegliendo il centrodestra che, oggi, dopo la prematura scomparsa di Jole Santelli, consegna la Calabria nelle mani del candidato di Forza Italia. Unità, identità, legalità sono i paletti fondamentali che delimitano l’azione politica del capogruppo azzurro alla Camera che sembra avere già un piano in mente per la sua terra.
Il discorso di Occhiuto che apre la campagna elettorale
Uno per uno i massimi esponenti del centrodestra sono intervenuti per parlare in suo favore, ma è stato lui a chiudere l’avvio della campagna elettorale che lo vede schierato come candidato principale. Roberto Occhiuto è il candidato Governatore che la coalizione ha scelto per tentare, nuovamente, la scalata alla Cittadella che oggi porta il nome dell’ex Presidente. È proprio il deputato a concludere la conferenza tenutasi nella tarda mattinata a Lamezia Terme.
“Intervengo spesso alla Camera – ha detto a favore del pubblico di sostenitori ed alla stampa presente in sala. E vi assicuro che è un luogo dove ci si emoziona. Oggi, però, lo sono molto di più”.
Dopo il ringraziamento al Presidente Berlusconi ed ai colleghi di partito, Occhiuto ha dedicato qualche minuto del suo discorso agli alleati ed alla figura del suo vice in caso di vittoria:
“Un ringraziamento speciale va a Nino Spirlì che in questi mesi difficili ha condotto la Regione con grande impegno e abnegazione”.
La figura di Jole
È un nome che ricorre spesso. La famiglia, qualche tempo fa, aveva provato a chiedere rispetto per la donna che aveva conquistato il gradino più alto della Regione. Ma non nominarla sembra quasi impossibile per ognuno dei partecipanti all’avvio della campagna elettorale. Su questa ferita ancora aperta, Occhiuto ha precisato:
“Io sono convinto che la memoria non appartiene ad una parte politica ma a tutti i calabresi. Jole in pochi mesi di legislatura ha dimostrato come la Calabria non solo può presentarsi come una bella Regione dotata di una classe dirigente senza complessi, ma anche come la Calabria è al tempo stesso una regione con grandi problemi, ma grandi risorse”.
“La ‘ndrangheta ci fa schifo”
Il messaggio più forte, lanciato dal candidato Governatore, però, è quello riguardante la criminalità organizzata contro cui il deputato ha puntato il dito a gran voce:
“La ‘ndrangheta va estirpata – ha affermato Occhiuto. E per ripetere quello che ha detto Matteo settimana scorsa, sempre qui in Calabria, noi non vogliamo i voti della ‘ndrangheta. Voi ci fate schifo e non abbiamo bisogno di voi. Dalla nostra abbiamo la forza della brava gente di Calabria”.
Chi te lo ha fatto fare
“In queste settimane tantissimi amici, del nord, ma anche del sud, quando mi incontravano nel mio ufficio di Roma, mi dicevano “Ma chi te la fa fare? Roberto potevi fare per altri due anni il capogruppo e ora vai in una regione che è ingovernabile?”. Noi dimostreremo che, invece, la Calabria può essere governata e che si tratta della sfida più entusiasmante di qualsiasi altra. La sfida di chi è nato qui e vuole guidare la Regione a cui appartiene”.
Il programma di Governo
“Partiremo dalla sanità e diremo al Governo che devono essere i calabresi ad occuparsi della Calabria. Vogliamo persone che che capiscano di sanità. Fino ad oggi in Regione si sono viste solamente persone che non hanno fatto nulla se non peggiorare la situazione.
Ha fatto bene Nino, qualche tempo fa, a mettere il Governo nazionale di fronte ad una scelta importante “Voi avete messo commissari incapaci, voi adesso coprite il debito”. Il primo atto del nuovo Governo regionale sarà proprio quello di chiedere la disposizione della ragioneria generale dello Stato insieme ai reparti della Guardia di Finanza per ricostruire i bilanci delle ASP”.
Il candidato Governatore, così come gli altri presenti, ha toccato il tasto dolente della disoccupazione giovanile e del tasso di migrazione:
“Io non voglio più vedere giovani costretti ad andare via. Non voglio vedere imprenditori costretti a mettere la sede legale a Torino e Milano perché Taurianova o Reggio Calabria non vanno bene. Possiamo risolvere insieme i problemi della Calabria. Dimostriamo a quelli che ancora investono sul centrosinistra, ma soprattutto alla comunità nazionale di cosa sono capaci i calabresi. Non lasciateci soli, io ce la metterò tutta”.