di Laura Maria Tavella – “Dimmi come fumi e ti dirò chi sei”, questa volta non è una delle solite frasi fatte: William Neutra, psicologo americano, sembra aver stilato dei profili psicologici dei fumatori, in base alle loro scelte in materia di fumo.Non per cosa, ma per COME fumano: la posizione “classica” è ovviamente quella tra indice e medio, rigorosamente rigidi. E questo indica una certa sicurezza del fumatore.Ma non tutti fumano tenendo così la sigaretta. Le donne, per esempio, secondo questo studio, tendono a fumare o tenedo la sigaretta tra indice e medio con una mano e coprendo quasi la sigaretta con l’altra, oppure stringendola tra pollice e indice, rivolgendola verso l’alto.Queste posizioni indicano, la prima un senso di insicurezza, la paura di perdere la sigaretta; la seconda, invece, è sintomo di noia: ci si concentra sulla punta della sigaretta per non annoiarsi.Altro profilo è quello del fumatore che tiene la sigaretta sempre tra indice e medio, ma con il palmo aperto e il pollice rivolto verso l’esterno: questo è indice di profondo pessimismo, soprattutto negli affari. L’altra posizione, piuttosto comune negli uomini, è la sigaretta tra pollice e indice: a palmo aperto indica che il fumatore è amcihevole, ha buon carattere e ama la bella vita; a pungo chiuso indica testardaggine e che il fumatore è un soggetto teso; con il palmo chiuso e il mignolo disteso, invece, è sinonimo di una sigarettainaffidabile, che può facilmente bruciare, così come chi la fuma: è la sigaretta del debole, del bugiardo e del furbo.La più elegante sembra essere la sigaretta dell’intellettuale: tra indice e medio, con il palmo rivolto verso il basso e la sigaretta dritta verso l’alto: tipica di un uomo da carattere medidativo e buono; la sigaretta non può ustionare nessuno, il fumatore è accorto e vive il fumo come questione puramente personale.Secondo lo studioso, sapere come fumiamo può farci capire chi siamo. La nostra campagna anti-fumo, invece, si ispira più al principio “Smetti di fumare e chi sei lo scoprirai da solo !”.