‘Uniti con de Magistris’, il tour del reggino come programma politico per la Calabria

Reggio, Palmi, Locri, Gerace, Oppido e Rosarno: per ogni centro, è stato toccato un aspetto delle criticità e delle potenzialità dei territori

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Palmi, Reggio, Locri, Gerace, Oppido e Rosarno non sono state semplici tappe del tour del Reggino compiuto ieri dalla lista “Uniti per De Magistris”, ma un vero e proprio programma politico per il territorio della Città Metropolitana e per tutta la Calabria.

Infatti, per ogni centro, è stato toccato un aspetto delle criticità e delle potenzialità che caratterizzano la nostra terra, in tre modi ben precisi: il primo, quello della sistematicità, incrociandole tra in diversi ambiti; il secondo, quello della concretezza, indicandole rispetto ad esempi puntuali; il terzo, quello della realizzabilità, proponendo idee semplici, non faraoniche, basate sulla possibilità di reperire fondi europei e nazionali. E, per ogni centro, incontrando gli abitanti del luogo, è stato ribadito l’impegno e il radicamento civile, manifestato in contesti come politiche giovanili, antimafia, rigenerazione urbana, politiche di genere, contrasto alla povertà, e professionale, in settori come quello sanitario, sociale, culturale, bancario, architettonico e legale, portato avanti da anni sul campo dalle donne e dagli uomini della lista.

Il giro è iniziato dal belvedere di Palmi, dal quale si può guardare lontano e punto di osservazione dello stupendo panorama dello Stretto e delle Eolie, simbolico perché la lista “Uniti con De Magistris” vuole avere una visione più ampia della nostra regione e perché vuole esaltare una bellezza troppo spesso mortificata.

Nella cittadina tirrenica, Marilù Zaccuri ha declinato l’importanza dell’ambiente in termini di vivibilità e di sviluppo, ponendo l’obiettivo sul ruolo dei giovani.

A Reggio, Eleonora Scrivo ha dato voce ad un’artigiana della ceramica nel suo laboratorio ed evidenziato la necessità di valorizzare la creatività e l’imprenditoria femminile anche legandola all’innovazione e al creare reti collaborative, mentre Giovanna Fontanelli ha suggerito presidi sanitari multidisciplinari ed integrati sul territorio sfruttando risorse finanziarie esistenti e la lotta agli sprechi senza penalizzare le prestazioni mediche.

A Locri, Francesco Emanuele Capogreco ha parlato di cultura e turismo, suggerendo la destagionalizzazione sfruttando il patrimonio culturale e naturalistico fuori stagione, il creare un’offerta integrata e di fornire servizi per i turisti come quello dei trasporti.

A Gerace, Simona Mulè ha fatto capire come i centri storici siano dei veri e propri scrigni ed che debbano essere dotati di strutture materiali ed immateriali che non solo permettano ai residenti di avere il necessario e a quelli più giovani di essere produttivi, ma anche che siano attrattivi, ad esempio attirando attraverso lo smart working chi vorrebbe ritmi più lenti rispetto alla città.

Ad Oppido, Pasquale Frisina ha manifestato l’esigenza di intervenire su elementi come la viabilità per sostenere le aree interne e qualsiasi attività agricola, turistica o culturale.

A Rosarno, Angelo Carchidi ha acceso i riflettori sulla mancata garanzia del diritto allo studio e alla formazione e sull’idea di creare sui territori spazi di socialità, sapere, creatività ed impresa per i giovani.

Il tour si è concluso nella cittadina pianigiana non solo con un dibattito pubblico, ma anche con un reading di poesie e con uno spettacolo di drag queen, ad affermazione di come la lista “Uniti con De Magistris” voglia “aprire” la Calabria attraverso la promozione della cultura e dei diritti.