De Magistris a Cgil, Cisl e Uil: “Incontriamoci per costruire insieme la Calabria partigiana del lavoro e dei diritti sociali”

"La Calabria ha bisogno di una scossa, per diventare finalmente una terra libera"

Luigi De Magistris

“Non mi stancherò mai di ripeterlo e di battermi per questo: i diritti alla sanità, all’acqua pubblica, al mare pulito, a un ambiente sano e valorizzato, al lavoro ben regolamentato che sia traino di un’economia equa, giusta e florida, insomma i diritti sanciti dalla Costituzione sono al centro del programma del polo civico che ho l’onore di guidare per andare a governare la Calabria.

Sappiamo bene che qui il lavoro sia una annosa questione aperta. Operano poche realtà produttive, spesso abbandonate a sé stesse. I giovani che hanno belle ambizioni e spirito d’iniziativa e qui provano a investire, sono costretti ad assumere sulla propria pelle il rischio d’impresa o elemosinare favori da questo o quel politico connivente o corrotto”.

Lo afferma Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

“Per questo accolgo con molto interesse il documento e l’invito dei sindacati Cgil, Cisl e Uil ad aprire un tavolo di confronto con i candidati alla presidenza. Perché, per ideare una seria programmazione sociale ed economica, non si può prescindere dal dialogo con le forze sociali e produttive attive sul territorio.

Condivido – come rivendicato da Cgil, Cisl e Uil – l’idea di un lavoro giusto, rispettoso delle leggi e immune, a prova di precariato, prevaricazione e ingiustizie, tenendo presente che in questa regione ci sono 80 mila posti di lavoro a rischio.

Concordo con i sindacati sul fatto che la Calabria ha bisogno di una scossa, di una nuova stagione concorsuale che sia in grado di immettere nella pubblica amministrazione calabrese i tanti nostri giovani di talento, il cui ingresso può essere linfa vitale per spendere le risorse pubbliche nazionali e comunitarie, in quantità e qualità.

Ho sempre pensato che la Calabria sia una terra capace di coniugare impresa, diritti di lavoratrici e lavoratori e ambiente, che abbia tutte le competenze e le eccellenze per potenziare il settore produttivo e de servizi. Ma serve un governo regionale capace di incentivare questi settori anche attraverso sgravi fiscali opportunamente pianificati. Attraverso l’assunzione e la formazione. Servono hub e acceleratori d’impresa per chi vuole investire in progetti sostenibili. Maggiore supporto alle start-up attraverso un più facile accesso ai finanziamenti.

A ottobre, come dico spesso, per la Calabria sarà a tutti gli effetti un referendum per una terra finalmente libera e che (ri)conquista i suoi diritti essenziali, rispetto a una regione suddita del sistema politico mafioso e corrotto che la tiene prigioniera da troppo tempo.

Per cui sono ben lieto di accogliere la vostra proposta: incontriamoci presto, confrontiamoci per costruire insieme una Calabria partigiana, dei diritti sociali e del lavoro”, conclude il sindaco di Napoli.