Dal Catanzaro alla SPAL: Toscano e la Reggina, è sempre caccia alla consapevolezza

Un anno dopo, il mister è sempre a caccia della maturità per la sua squadra. Ma se andasse come 385 giorni fa...


Dal 12 ottobre 2019 al 31 del 2020. Poco più di un anno è passato, per essere precisi 385 giorni esatti. Sono le date che dividono Reggina-Catanzaro, quella – per intenderci – decisa dal colpo di testa di Simone Corazza al minuto 87, e Reggina-Spal.

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In realtà, quindi, sono due partite che avrebbero poco in comune. In primis la categoria: si è passati dal duro intreccio di un derby di Serie C ad una sfida fra due compagini che, più o meno silenziosamente, vivono la cadetteria sognando il ritorno nell’Olimpo. C’è, però, nella Reggina un aspetto da rimarcare, un parallelo importante, che Toscano, nella conferenza stampa di presentazione della sfida agli estensi, non ha mancato di sottolineare.

“Questa partita può dirci chi siamo e dove possiamo arrivare”.

Domenico Toscano, nella conferenza stampa pre-SPAL del 31 ottobre 2020

Una frase semplice, che racchiude però un concetto al tempo stesso complesso. La Reggina, oggi, è simile a quella che l’anno scorso, in C, fino al derby contro le aquile di Auteri, non era ancora uno schiacciasassi. I pari, esterni, di Bari, Pagani e Terni, sostanzialmente ricalcano quelli maturati a Chiavari e Pordenone, oltre che in casa col Cosenza. Ossia, delle X in cui, probabilmente, gli amaranto avrebbero meritato qualcosa in più, specie in virtù dell’incapacità di Denis e compagni di mantenere il vantaggio acquisito.

Contro la SPAL, dunque, può arrivare quella che arrivò l’anno scorso nel derby: la presa di coscienza dei propri mezzi. Dall’1-0 al Catanzaro la Reggina, lo scorso anno, decollò, inanellando l’impressionante serie di 11 vittorie consecutive che, sostanzialmente, sancì la vittoria del campionato. Gli estensi, del resto, come i giallorossi nel 2019-20, sono a tutti gli effetti un competitor che, se battuto, regalerà alla truppa di Toscano, 3 punti pesanti per la classifica e per il morale.

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385 giorni dopo, quindi, Reggina-SPAL somiglia curiosamente, e contro ogni pronostico, a Reggina-Catanzaro. La speranza, per Denis e soci e per tutto il popolo reggino, è che la strada sia uguale a intrapresa un anno fa…

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