Comunali Reggio, il MArRC ai 9 candidati: quale programma per il cinquantenario dei Bronzi?

Promozione e valorizzazione del territorio. Le mosse dei candidati sindaci di Reggio Calabria


Quinto appuntamento con le risposte di tutti i candidati sindaci al Comune di Reggio Calabria sui problemi più importanti che affliggono la nostra città.

Dopo il quesito posto dai giovani imprenditori reggini sul tema delle competenze in Consiglio comunalequello del CONI, dedicato ovviamente al mondo sportivo, la domanda pungente di Libera Reggio Calabria sulla lotta alla ‘ndrangheta, il quesito della Camera di Commercio, adesso è il turno del Museo Archeologico Nazionale.

“Quale programma si propone per costruire un sistema territoriale e interistituzionale per la promozione e la valorizzazione, anche in chiave di capacità attrattiva, dello straordinario patrimonio culturale di questo territorio, che includa i beni archeologici e architettonici, il paesaggio, le tradizioni artigiane e i prodotti enogastronomici, in particolare in vista dell’appuntamento del 2022 che celebra il cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace?”

Il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, ha posto la sua domanda ai 9 aspiranti sindaci* di Reggio Calabria. Di seguito, la redazione di CityNow ha raccolto le risposte (in ordine alfabetico).

Klaus Davi

“La prima cosa che farei, in ambito culturale, è riportare qui la Bibbia ebraica e ne farei un grandissimo evento mondiale di marketing. Reggio Calabria è stata fondata da un ebreo ed è attenzionata, per questo, dalla comunità ebraica internazionale.

Dovremmo realizzare un serio piano di marketing culturale, sinergia anche con le altre realtà museali della città. Coinvolgere i giovani attraverso le scuole ed anche gli influencer”.

Giuseppe Falcomatà

“Siamo dell’idea che il Museo nazionale debba entrare in relazione con gli altri musei cittadini; penso al nascente museo della Visitazione, al museo San Paolo o al museo Diocesano. Insieme a loro, si dovrà arrivare a concepire un biglietto unico cumulativo che consenta, contestualmente, l’accesso ai vari siti archeologici presenti sul territorio, compresi quelli presenti fuori dalle mura del Museo che sono parte integrante dei tesori della nostra città.

Inoltre, in vista del cinquantenario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, andrà creato un Comitato scientifico, composto da persone di chiara esperienza e fama internazionale che, da subito, renda il 2022 epicentro non solo di festeggiamenti, ma pure di studi internazionali sulle statue, facendo entrare quest’evento nel circuito mondiale del turismo. In questo senso, è necessario promuovere l’iniziativa con una campagna pubblicitaria estesa a livello planetario.

È importante, inoltre, avvicinare al Museo, per primi, le migliaia di cittadini e studenti della nostra città che, ancora adesso, non conoscono le bellezze custodite all’interno di una struttura unica e ineguagliabile per storia, importanza e spessore”.

Fabio Foti

“Il patrimonio culturale della città metropolitana deve essere inteso come il motore della crescita economica e della inclusione sociale, ed è basato sulle tematiche di accesso al patrimonio culturale, di partecipazione delle comunità locali e di rigenerazione urbana.

La parola chiave per il cambiamento è coinvolgimento per favorire la cultura della partecipazione. Questo può essere possibile solo coinvolgendo la cittadinanza nella protezione, preservazione, cura ma anche gestione del patrimonio urbano, incrementando il senso di responsabilità verso un bene comune che contribuisce alla formazione dell’identità personale e della comunità stessa. Il comune di Reggio Calabria deve assumere il ruolo di facilitatore e gestore di un network di risorse, conoscenze ed esperienze esplorando forme innovative di partnership.

Bisogna creare lavoro con la cultura attraverso l’investimento oculato dei proventi derivati dalla tassa di soggiorno, la creazione di un sistema integrato del patrimonio culturale, la valorizzazione e promozione della lingua e della cultura greco-calabra, le biblioteche diffuse, i percorsi tematici personalizzati, il coinvolgimento diretto dei cittadini nella filiera di valorizzazione del beni appartenenti al patrimonio storico-culturale della città metropolitana attraverso la realizzazione di progetti pilota innovativi, la creazione del network dei saperi e dei portatori di interesse in questo specifico campo, la co-progettazione con le autorità locali, lo sviluppo multicanale dei nuovi strumenti di comunicazione.

Interventi specifici cittadini sono: teatro e museo d’arte contemporanea presso ex supercinema, residenza d’artista presso il fortino di pentimele, museo della moda intestato a Gianni Versace presso ex roof garden con un’ala dedicata alle creazioni dei giovani stilisti locali ed istituzione di un premio annuale in sinergia con la scuola triennale di progettazione della moda e con la scuola biennale in fashion design dell’accademia di belle arti di reggio calabria, università di recitazione per teatro e cinema, danza, musical, ecc…, nuova sede (es. edificio fantasma sul ponte della libertà) dell’accademia di belle arti di Reggio Calabria finalizzata all’attivazione di un dipartimento di restauro a ciclo unico quinquennale ed all’arricchimento della città di arte urbana valorizzando le potenzialità degli allievi locali meritevoli”.

Angela Marcianò

“Per la crescita e lo sviluppo di Reggio anche in un’ottica metropolitana si deve preservare e valorizzare il patrimonio artistico, archeologico e culturale della Città e del territorio, ma in un rapporto di stretta sinergia. Questo può avvenire creando un sistema integrato che ruoti attorno al MArRC e che veda la partecipazione di tutte le istituzioni museali, siano esse pubbliche o private, dei teatri, delle accademie, delle associazioni, al fine di creare RETE.

Investire nella cultura significa investire nel futuro, valorizzare i nostri beni culturali significa promuovere lo sviluppo sociale e civile della nostra comunità.

Il cuore del nostro patrimonio storico, archeologico ed artistico, il simbolo di Reggio (e in un certo senso dell’intera Calabria) sono i Bronzi di Riace. E’ da essi che si deve partire come volano di attrazione turistica e di valorizzazione del territori. Si potrebbe creare per esempio un brand specifico attorno ai due guerrieri.

Una nostra ferma intenzione, tra tutte, è quella di organizzare, in occasione del cinquantesimo della scoperta dei Bronzi, un grande FESTIVAL DEI BRONZI DI RIACE alla stregua degli importanti Festival culturali che ormai contraddistinguono tante città del nord (mi sovviene per esempio il Festival della letteratura di Mantova o quella della Mente di Sarzana), una settimana all’insegna della cultura da ripetersi ogni anno in concomitanza con la fatidica data della scoperta dei due capolavori. Una settimana caratterizzata da un grande Convegno internazionale sulla statuaria antica, da concorsi di arte e fotografia, esposizioni, concerti e percorsi di visita integrati che coinvolgano le maggiori realtà reggine”.

Saverio Pazzano

“Noi immaginiamo una Reggio generatrice di cultura, caratterizzata da una identità fortemente euro mediterranea. Dobbiamo uscire da una dimensione strettamente localistica e scrivere insieme alla comunità una narrazione di una Reggio dove le radici storiche millenarie si mescolano con la creatività contemporanea e internazionale. L’obiettivo di Reggio Capitale della Cultura potrà essere occasione propizia per coinvolgere attivamente comunità ed operatori della cultura per costruire un dossier con interventi strategici per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e archeologico cittadino.

Vogliamo una città musealizzata, che abbia cura e renda fruibili tutti i siti esistenti, che valorizzi nuovi siti di interesse, con un ticket unico di accesso per tutte le attrazioni artistiche e museali. Immaginiamo rassegne e festival ricorrenti che spazino dalla letteratura, alla cinematografia, alla filosofia, alla cultura pop. Costruiremo itinerari che conducano i viaggiatori alla scoperta dei borghi inesplorati sino ad ora considerati periferie, ma che sono veri e propri centri. Vogliamo tornare a raccontare le storie dei nostri luoghi, come la storia del ritrovamento dei Bronzi e il fascino storico che li avvolge”.

Fabio Putortì

“In linea con la risposta alla domanda formulata dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, l’azione principale, che svolgeremo come possibili futuri amministratori, al fine di valorizzare il nostro patrimonio culturale nell’accezione inclusiva definita dal MARC, è rappresentata dalle attività di potenziamento e organizzazione dell’asse infrastrutture-economia del territorio.

In tale azione, sarà altrettanto fondamentale il coinvolgimento del MARC e di tutti gli altri enti e professionisti del settore, al fine di creare una rete pubblico-privata in grado di fornire un migliore servizio esterno, ossia verso il cittadino-utente che potrà beneficiare di un ventaglio più ampio di offerte e con standard qualitativi più elevati, ma anche un servizio migliore interno, ossia verso i componenti della rete pubblico-privata, i quali saranno supportati dal metodo della multidisciplinarità delle azioni amministrative.

Non a caso abbiamo utilizzato tale metodo poiché è componente fondamentale anche per l’attività di europrogettazione e quindi per accedere all’erogazione di quei fondi di matrice europea che oggi tardano ad essere pienamente utilizzati.

Ma il direttore Malacrino non dimentichi l’importante questione aeroporto che ci ha visto in prima fila dal 2016 in numerose battaglie e tavoli istituzionali, fino all’accordo ottenuto il 25 agosto scorso con i rappresentanti istituzionali di Rzeszow (Polonia) per la costituzione di una tratta aerea tra l’area in questione, definita “Capitale dell’innovazione” in quanto inserita in un circuito di città internazionali virtuose, e il nostro aeroporto posto al centro dell’Area dello Stretto.

Tale accordo potrà sicuramente fare da apripista per massimizzare gli obiettivi di valorizzare il nostro patrimonio culturale e incrementare i flussi turistici, sia in ambito della mobilità nazionale che europea.
Pertanto, così come in passato, chiediamo anche oggi al direttore del MARC, con cui si è più volte dialogato, nonché agli altri enti ed operatori del settore, di costruire insieme quella città cosmopolita che fin oggi è stata relegata solo nelle oratorie di molti e magari ospitare nel 2022, in occasione del cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace, un evento internazionale come città facente parte della sopraindicata rete di poli urbani virtuosi”.

Pino Siclari

“La crisi della pandemia ha già provocato ed accentuerà la contrazione di tutti i flussi turistici. Si rende perciò urgente consentire la ripresa dei flussi. Ciò non potrà avvenire se una consistente parte della popolazione sarà sempre più impoverita. Da qui la necessità di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, di una politica dei soggetti pubblici per dirigere e pianificare la ripresa del turismo sociale.

Pur riconoscendo limiti e distorsioni nell’apparato burocratico va detto che esso va riqualificato per impedire lo sviluppo di fenomeni negativi e speculativi. All’interno del discorso del turismo non può essere taciuta l’importanza che deve avere la presenza delle identità minoritarie che, come quella Grecanica, sono una grande ricchezza fino a oggi nella sostanza trascurata”.

Maria Laura Tortorella

“Penso che si debba lavorare per rendere vivibile e d accogliente la città sia in termini di servizi che di decoro urbano.

Nel contempo, però, è necessario puntare alla crescita ed allo sviluppo del territorio a partire proprio dal patrimonio ambientale e culturale, artistico e archeologico, da mettere in rete con la creazione di appositi itinerari e pacchetti turistici, che accompagnino alla conoscenza dei siti di maggior pregio e delle bellezze naturali, le produzioni tipiche ed enogastronomiche. Un serio progetto per l’areoporto può farlo divenire attrattore di nuove compagnie e metterlo a servizio di tutta la vasta Area dello Stretto e quindi anche di Messina, con la realizzazione dei relativi collegamenti da/per il porto e per il Museo.

Per il cinquantenario dal ritrovamento dei Bronzi, si potrebbe lanciare uno speciale percorso di riscoperta della Magna Grecia e della storia di Reggio, quale città al centro del Mediterraneo,  assegnando proprio ai Bronzi particolare risalto, anche con soluzioni tecnologiche ed innovative, magari coinvolgendo scuole ed università, che possa proiettare la città stessa oltre i confini nazionali”.