Il culto di San Francesco da Paola a Reggio Calabria
Il Cis della Calabria ha ripercorso, passo passo, la storia del culto di San Francesco da Paola a Reggio Calabria
09 Ottobre 2021 - 12:05 | Comunicato
“Il culto di San Francesco da Paola a Reggio Calabria. La storia del convento e della chiesa dal XVI secolo ad oggi” è stato il titolo dell’incontro che si è tenuto presso la Sala San Giorgio della chiesa degli artisti di Reggio Calabria.
L’incontro si è svolto nel rispetto delle norme anti Covid – 19. Ha coordinato Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, con il contributo di video proiezione ha relazionato la prof.ssa Mirella Marra, già direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, componente del Comitato Scientifico del Cis.
Il culto di San Fracesco da Paola a Reggio
Dopo la morte di San Francesco da Paola avvenuta in Francia nel 1507, ha precisato la relatrice Mirella Marra, l’arcivescovo Centelles, per aderire al desiderio degli abitanti della città di Reggio, offrì un terreno per la costruzione del convento dei Minimi. All’interno di un solido muro di recinzione, vi erano i fabbricati con numerose stanze per i frati, le sale per le riunioni e la biblioteca. Accanto al convento si elevava una bellissima chiesa a tre navate.
Nel 1564, il convento venne distrutto durante un’incursione dei Turchi e ricostruito nel 1567 su interessamento dell’arcivescovo Gaspare Del Fosso. Il terremoto del 5 febbraio 1783 danneggiò la chiesa e il convento e l’anno seguente papa Pio VI soppresse i conventi con meno di dodici religiosi e destinò i loro beni alla riedificazione delle chiese distrutte e alle opere sociali.
Il decreto, infine, del 7 agosto 1809 stabilì la soppressione degli Ordini Religiosi in tutto il Regno e nel 1818 il convento fu trasformato in carcere, mentre la chiesa rimase chiusa al culto e solo nel 1824 fu affidata alla Confraternita di san Francesco.
Nel 1866, per ampliare il Carcere, la chiesa venne demolita e successivamente ricostruita su un suolo ceduto dalla famiglia Vitrioli alla Congrega che curava il culto del Santo.
Questa chiesa, ha concluso Mirella Marra, consacrata nel 1886, venne distrutta dal terremoto del 1908. La nuova chiesa, quella di oggi, è stata costruita sul suolo della chiesa precedente, di fronte alla Villa Comunale, con progetto dell’architetto Albanese ed è ricca di opere di artisti moderni, quali Bava, Panetta, Prestipino e Barillà.