La lettera di Morosini ai reggini: ‘Siamo stati dimenticati, ma non ci arrendiamo’

Ai tempi del Covid-19 anche la Chiesa vuole dare il suo contributo. 5 mila euro donati al GOM


Il vescovo di Reggio Calabria, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, scrive alla sua comunità. Una lettera riguardante, ovviamente, questo particolare momento di emergenza sanitaria che mette a dura prova tutti gli italiani.

“Carissimi confratelli.

vi informo che ieri abbiamo inviato bonifico di € 5.000 al Grande Ospedale Metropolitano per contribuire alle spese di questa emergenza.  Altri € 5.000 li abbiamo inviati alla Confindustria per l’acquisto di 500 mascherine: ne invierò due per ogni sacerdote e le altre verranno date alla Caritas per i servizi.

Ringrazio gli operatori Caritas che in tutta la Diocesi stanno garantendo alcuni servizi essenziali, in particolare le mense con i servizi di pasto d’asporto, i centri d’ascolto e i servizi di accoglienza per persone senza dimora, tra cui il nostro San Gaetano Catanoso.

Vi informo che il numero 0965385551 del centro d’ascolto diocesano Mons. Ferro è stato attivato come servizio di ascolto e orientamento per le esigenze delle famiglie in estrema difficoltà e dei poveri.

Ringrazio l’Università per l’igienizzazione dei servizi Caritas. Domani, S. Giuseppe, alle 17 via streaming celebrerò la Santa Messa. Poi alle 21 ci collegheremo tutti con TV2000 per la recita del Santo Rosario in comunione con tutte le Chiese che sono in Italia. La CEI chiede di mettere alla finestra delle case un drappo bianco o una candela accesa.

Venerdì 20 marzo propongo una giornata dì digiuno per impetrare da Dio la liberazione da questo flagello. Avvisate i fedeli. Continuiamo a pregare.

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Esortate fedeli ed amici a non uscire di casa. Noi possiamo reggere solo con la prevenzione. Sappiamo quanto siano fragili le nostre strutture sanitarie, nonostante le capacità e l’abnegazione dei nostri medici e di tutto il personale sanitario.

Passata questa emergenza, mi auguro che la politica rifletta sul disastro della nostra sanità. Speriamo che finisca lo sperpero di denaro del passato, ma speriamo che allo stesso tempo finisca una politica di risanamento basata sul principio del bilancio finale a discapito della salute delle persone. Principio folle, che ha favorito la distruzione della nostra sanità e impedito alle nostre Eccellenze in campo sanitario di dare il meglio di se stessi, favorendo la fuga in altre Regioni.

Di tutto ciò stiamo assaporando soprattutto ora l’amaro e costatando meglio la follia. Condivido con voi queste riflessioni buttate già ieri pomeriggio. Berlusconi ha donato € 10.000.000 per 400 posti letto nell’erigendo ospedale alla Fiera di Milano, che verrà realizzato in 10 giorni. È un bel gesto che gli fa onore.

Anche altre fondazioni bancarie hanno donato attrezzature varie e organizzato piccoli ospedali. Sud e profondo Sud totalmente dimenticati; eppure tante banche gestiscono anche i nostri depositi bancari.

Qui da noi a Reggio Calabria alcuni ragazzi al 15 marzo, per aiutare l’ospedale metropolitano a far fronte all’emergenza del coronavirus, hanno raccolto tra la gente € 135.000, con l’obiettivo di raggiungere la somma di € 150.000. Un gesto più grande e più bello. La bontà e la generosità del cuore non si misurano dall’entità della somma. ma dalla disponibilità del cuore. L’obolo della vedova di evangelica memoria insegna. Ma che tragica disparità!

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CONCLUSIONI

Non posso, però, non tirare alcune amare conclusioni. Siamo tutti addolorati per la tragedia che si sta consumando al Nord. dove vivono tanti meridionali, anche nostri parenti, e dobbiamo pregare per loro, non potendo fare altro. Ma non posso non manifestare ]’altrettanto dolore e preoccupazione che viviamo noi a Sud, e a Reggio Calabria in particolare, per come ci si sta preparando all’emergenza, che speriamo non tocchi i livelli del Nord. Sarebbe la fine per noi.

Plaudo alla capacità imprenditoriale italiana, capace di mettere su ospedali specializzati in 10 giorni. Ma vedo altresì con quanta difficoltà e fatica siano stati garantiti 100 posti per la terapia intensiva in Calabria, sperando di portarli a 300 nelle prossime settimane, di fronte ad una emergenza che si teme giunga prima.

Le due ‘Italie’ fanno fatica a sentirsi unite e alla pari!

Per i giorni futuri ci affidiamo alla bontà e alla misericordia dì Dio. La sua bontà patema e misericordiosa ci dona fiducia e speranza. Non saremo travolti nel vortice della disgrazia. Il Signore ci darà la gioia di superare tutto, anche se con sacrificio e dolore. Coraggio, Dio non si dimenticherà di noi.

Pregate e fate pregare per tutti coloro che lottano per noi in prima linea. Il nostro grazie per loro è infinito.

Grazie per il lavoro pastorale che state continuando a svolgere attraverso i nuovi strumenti di comunicazione sociale. Continuate senza arrendervi. Il Signore vi renderà merito.

Vì benedico di cuore”.