Cotticelli a La7: ‘Chiedo scusa ai calabresi, ma ho dato l’anima per questa terra’
Saverio Cotticelli è stato ospite di "Non è l'Arena", programma condotto da Massimo Giletti in onda su La7.
08 Novembre 2020 - 23:10 | di Roberto Foti
Saverio Cotticelli è stato ospite di “Non è l’Arena”, programma condotto da Massimo Giletti in onda su La7. L’ex Commissario della Sanità Calabrese ha raccontato in un primo momento la sua verità in merito all’intervista-scandalo andata in onda su Rai3.
Successivamente il tema trattato è stato quello legato ai posti di Terapia Intensiva presenti attualmente in Calabria. Si è provato a fare chiarezza sui numeri, mai scontati. Tra un tira-molla e qualche incertezza c’è stata la risposta.
I POSTI DI TERAPIA INTENSIVA PRESENTI IN CALABRIA
“Il Ministero -ha affermato Spirlì– ha autorizzato il sistema da me elaborato che comprende +134 posti di Terapia Intensiva nel territorio calabrese. Successivamente, la palla passa ad Arcuri. Oggi sono presenti 146 posti disponibili (su 300 previsti, e per questo la Calabria è inserita nelle zone rosse ndr.). Il piano Covid è stato fatto per il potenziamento della rete ospedaliera e la rete territoriale. Io devo chiedere scusa ai calabresi? Non lo consento.”
LE SCUSE AI CALABRESI
“Chiedo scusa a tutti i calabresi. Ma sappiano che ho dato l’anima. Ho il cuore pulito. Permettetemi di ringraziare i sindacati, che sono delle forze vive ai quali mi sono appoggiato troppo tardi. Chiedo scusa anche a loro. Ho dato la mia vita alla Calabria.”
LA COLPA E’ DEL GOVERNO
Di seguito le dichiarazioni del Presidente facente funzioni della Regione Calabria: “Il Governo è impazzito. Ha preso una decisione prendendo un criterio che non è tale. Abbiamo numeri di ricovero che non sono così drammatici. Alcuni ventilatori polmonari sono in fase di montaggio. Tutto quello che la Regione Calabria poteva fare, l’ha fatto. Probabilmente bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità.”