Cosenza non si Lega, debutto per le “sardine” calabresi

Organizzato dal gruppo “6000 sardine La Calabria non si Lega” un flash mob a Piazza Santa Teresa: “Siamo l’antitesi del pensiero salviniano”


“Ti chiediamo 30 minuti del tuo tempo. Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Vogliamo che sia un flash mob trasversale, che coinvolga tutta la cittadinanza, grandi e piccini senza colori politici, ma solo la voglia di sottolineare ancora una volta che Cosenza è l’antitesi del pensiero politico di Salvini e della Lega”.

Decisa accelerazione della propaggine calabrese delle “sardine” nazionali, che si sono date appuntamento per il prossimo 30 novembre in Piazza Santa Teresa a Cosenza. L’evento organizzato da “6000 sardine La Calabria non si lega” vuole bissare la manifestazione anti Salvini del 24 settembre scorso:

“L’ultima volta che Salvini è venuto a Cosenza, il 24 settembre 2019 – si legge nella pagina facebook dedicata all’evento – non è riuscito ad inaugurare la nuova sede elettorale della Lega situata sul corso principale della città, ritardi sulla tabella di marcia si scrive, ma in realtà tra i motivi c’erano i quasi 3.000 manifestanti scesi per strada ad attenderlo per contestarlo e contestare la sua politica fondata sulla divisione e sulle bugie. Al grido di “Stutamu Salvini” i cosentini fuori dal Teatro Morelli facevano molto più rumore di quelli dentro (veramente pochi) arrivati ad accoglierlo”.

Il flash mob di Cosenza rientra a pieno titolo nella catena di eventi che si stanno susseguendo in molte piazze del Bel Paese, e soprattutto in Emilia Romagna e appunto ora in Calabria, entrambe chiamate alle urne il 26 gennaio prossimo per rinnovare i rispettivi Consigli regionali. Nella fattispecie calabrese “per scongiurare i possibili scenari politici pro-salvini che si potrebbero delineare in vista delle prossime elezioni regionali”.

E le sardine calabresi sono convinte del fatto che “Salvini vuole la Calabria, vuole noi, ma i calabresi non si legano – rimarcano utilizzando lo slogan che è diventato un mood -. Il Sud non è con Salvini, quel Sud che non dimentica chi è la Lega e non dimentica nemmeno i passati soprusi e le discriminazioni fatte a noi connazionali meridionali, prima che il nemico ufficiale passasse dal terrone al migrante”.

Da qui l’appello all’unità e alla partecipazione:

“Dimostriamo che la testa e il cuore vengono prima della pancia e che le persone vengono prima degli account social, dimostriamo che a Cosenza siamo più di loro. Cosenza è libera, solidale, antifascista, antirazzista e antisessista”. E poi l’invito a Piazza Santa Teresa che ha una capienza massima di circa 5.000 persone. “Vogliamo riempirla tutta per dimostrare che siamo davvero in tanti a gridare che Cosenza non si Lega, perché la nostra è da sempre una città dalle forti radici socialiste e democratiche”.

Insomma gli ingredienti per un sabato scoppiettante ci sono tutti e, assicurano gli organizzatori:

“ci stringeremo anche noi fino a soffocare come sardine nel “boccaccio” sott’olio, finché non arriverà il segnale forte e chiaro: Cosenza non si Lega”.