Cosenza non si Lega, debutto per le “sardine” calabresi
Organizzato dal gruppo “6000 sardine La Calabria non si Lega” un flash mob a Piazza Santa Teresa: “Siamo l’antitesi del pensiero salviniano”
25 Novembre 2019 - 19:41 | di Claudio Labate
“Ti chiediamo 30 minuti del tuo tempo. Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Vogliamo che sia un flash mob trasversale, che coinvolga tutta la cittadinanza, grandi e piccini senza colori politici, ma solo la voglia di sottolineare ancora una volta che Cosenza è l’antitesi del pensiero politico di Salvini e della Lega”.
Decisa accelerazione della propaggine calabrese delle “sardine” nazionali, che si sono date appuntamento per il prossimo 30 novembre in Piazza Santa Teresa a Cosenza. L’evento organizzato da “6000 sardine La Calabria non si lega” vuole bissare la manifestazione anti Salvini del 24 settembre scorso:
“L’ultima volta che Salvini è venuto a Cosenza, il 24 settembre 2019 – si legge nella pagina facebook dedicata all’evento – non è riuscito ad inaugurare la nuova sede elettorale della Lega situata sul corso principale della città, ritardi sulla tabella di marcia si scrive, ma in realtà tra i motivi c’erano i quasi 3.000 manifestanti scesi per strada ad attenderlo per contestarlo e contestare la sua politica fondata sulla divisione e sulle bugie. Al grido di “Stutamu Salvini” i cosentini fuori dal Teatro Morelli facevano molto più rumore di quelli dentro (veramente pochi) arrivati ad accoglierlo”.
Il flash mob di Cosenza rientra a pieno titolo nella catena di eventi che si stanno susseguendo in molte piazze del Bel Paese, e soprattutto in Emilia Romagna e appunto ora in Calabria, entrambe chiamate alle urne il 26 gennaio prossimo per rinnovare i rispettivi Consigli regionali. Nella fattispecie calabrese “per scongiurare i possibili scenari politici pro-salvini che si potrebbero delineare in vista delle prossime elezioni regionali”.
E le sardine calabresi sono convinte del fatto che “Salvini vuole la Calabria, vuole noi, ma i calabresi non si legano – rimarcano utilizzando lo slogan che è diventato un mood -. Il Sud non è con Salvini, quel Sud che non dimentica chi è la Lega e non dimentica nemmeno i passati soprusi e le discriminazioni fatte a noi connazionali meridionali, prima che il nemico ufficiale passasse dal terrone al migrante”.
Da qui l’appello all’unità e alla partecipazione:
“Dimostriamo che la testa e il cuore vengono prima della pancia e che le persone vengono prima degli account social, dimostriamo che a Cosenza siamo più di loro. Cosenza è libera, solidale, antifascista, antirazzista e antisessista”. E poi l’invito a Piazza Santa Teresa che ha una capienza massima di circa 5.000 persone. “Vogliamo riempirla tutta per dimostrare che siamo davvero in tanti a gridare che Cosenza non si Lega, perché la nostra è da sempre una città dalle forti radici socialiste e democratiche”.
Insomma gli ingredienti per un sabato scoppiettante ci sono tutti e, assicurano gli organizzatori:
“ci stringeremo anche noi fino a soffocare come sardine nel “boccaccio” sott’olio, finché non arriverà il segnale forte e chiaro: Cosenza non si Lega”.