Corteo in onore dei Martiri delle Foibe a Reggio: ‘Nessun esponente dell’amministrazione presente’

Antonino Marcianò, responsabile del Comitato 10 Febbraio di Reggio Calabria, ha denunciato il tentativo del Comune di pulirsi la coscienza e ha promosso l'idea di dedicare ai Martiri delle Foibe un monumento

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Circa un centinaio di persone, nel pomeriggio di ieri, si è riunito a Piazza San Giorgio per il consueto corteo in onore dei Martiri delle Foibe, organizzato dal Comitato 10 Febbraio.

Un’iniziativa che, nel corso degli ultimi anni, ha ottenuto maggior consenso e partecipazione, segnali di una consapevolezza civica contrapposta al silenzio e alla propaganda negazionista delle istituzioni locali.

La situazione a Reggio Calabria

A Reggio Calabria, infatti, il genocidio e l’esodo di istriani, fiumani e dalmati costituiscono un tabù ideologico per il palazzo. Tale condotta ha spianato la strada ai vandali che, nell’arco di pochi mesi, hanno prima imbrattato con la “A” di anarchia la targa intitolata a Norma Cossetto, poi l’hanno distrutta con ulteriori scritte offensive.

Lo spostamento della targa dall’area sacra Griso-Laboccetta a un sottoscala adiacente l’ha resa un obiettivo più vulnerabile. In aggiunta, le iniziative del Comune e della Città Metropolitana, tra cui l’invito a Eric Gobetti, storico noto per le sue posizioni sulla Jugoslavia titina, hanno contribuito ad alimentare le tensioni.

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Nessuna presenza istituzionale alla commemorazione

I governanti hanno cercato di rimediare installando una nuova targa, minuscola e nascosta, sempre presso il sottoscala.

Alla commemorazione, nessun esponente dell’amministrazione comunale si è presentato e nessun omaggio istituzionale – neanche un fiore – è stato portato alle vittime. Addirittura, non è stata data alcuna disposizione per liberare il sito dalle auto parcheggiate, ostacolando il momento commemorativo.

L’intervento di Antonino Marcianò

Sotto una pioggia battente, Antonino Marcianò, responsabile del Comitato 10 Febbraio di Reggio Calabria, ha denunciato il tentativo del Comune di pulirsi la coscienza e ha promosso l’idea di dedicare ai Martiri delle Foibe un monumento.

Nel suo intervento ha ricordato anche Lidia Murgia, scomparsa il 29 novembre scorso, senza aver visto alcuna intitolazione degna alla memoria dei propri conterranei.

“La proposta di dedicare ai Martiri una scalinata accanto all’area sacra è rimasta bloccata al settore toponomastica. Volontariamente”.

Gli ultimi episodi e una crescente partecipazione hanno sollevato la necessità di fondare un sito di maggior rilievo.

Un forte segnale dalla cittadinanza

Un “Presente” roboante e applausi appassionati hanno sigillato questo significativo momento.

La cittadinanza ha dato un segnale di cambiamento, con numerosi passanti che prima dell’inizio del corteo si sono fermati per chiedere informazioni sull’iniziativa. Da evidenziare una folta presenza giovanile e un crescente interesse storico e umano sulla tragedia delle Foibe.

Al contrario, la politica tradizionale appare sempre più scollata dalla realtà, sepolta dai compromessi e dalla muffa.