Coronavirus, Siclari: ‘Provare due vaccini che risultano utilizzati in Cina ed Europa’
"Vi è una similitudine, dal sistema di trasmissione del virus a quello dei sintomi più gravi, tra il Poliovirus ed il Covid-19" afferma il senatore azzurro
17 Marzo 2020 - 21:16 | Comunicato
«Ho confrontato il calendario cinese dei vaccini con quello europeo. Il vaccino obbligatorio più diffuso risulta essere l’antipolio e rispetta più o meno lo stesso calendario nei diversi paesi: si effettua nei primissimi mesi di vita e termina con il richiamo a 12 anni in tutti i paesi. Il Covid-19 è così poco contagioso nei bambini, poco in giovane età e molto negli anziani (al di là delle comorbidità e relazioni con la risposta immunitaria delle varie categorie) e questo può farci pensare al fatto che il coronavirus possa condividere qualche anti gene con un dato virus per cui tutti i bimbi, la maggior parte dei giovani adulti e pochissimi anziani sono (storicamente) vaccinati e questo potrebbe ricercarsi nel vaccino come per esempio l’Antipolio».
A lanciare l’appello è il senatore forzista Marco Siclari che da medico e capogruppo in commissione igiene e sanità ha lanciato una ipotesi che, qualora fosse confermata, potrebbe cambiare le sorti della pandemia mondiale.
«Vi è anche una similitudine, dal sistema di trasmissione del virus a quello dei sintomi più gravi, tra il Poliovirus ed il Covid-19. Nella forma più grave, il Poliovirus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria ed è necessario supportare il malato con ausili nella respirazione. Negli anni ’50, erano molto diffusi a questo scopo i polmoni d’acciaio, con funzione simile a quelli che oggi si chiamano Ventilatori Polmonari. Mi appello, dopo diversi solleciti da parte di molti colleghi medici, nuovamente ai validissimi ricercatori del nostro Paese, affinché si possa approfondire il rapporto tra Coronavirus ed uno dei 2 vaccini obbligatori comuni nei paesi europei ed in Cina: Antipolio e Morbillo/Rosolia (unico vaccino) per verificare se in questi vaccini si nasconde lo scudo che impedisce ai bambini e ai più giovani di essere contagiati e di manifestare eventualmente i sintomi importanti e gravi del Coronavirus. Visto che il vaccino Antipolio (e/o Rosolia-Morbillo) è già presente perché non “sperimentarlo” anche per il Coronavirus?», ha concluso il senatore azzurro.