Coronavirus, “Reggio bene comune” chiede attenzione per i senzatetto

Il suggerimento è di utilizzare la struttura di Pietrastorta per i casi di emergenza


Ai tempi del coronavirus, la vita è diventata difficile per tutti quelli che una casa ce l’hanno, e sono costretti a viverci dentro per evitare il diffondersi del virus. Ma per chi una casa non ce l’ha o ha dovuto trasformare, per necessità, la propria automobile in dimora, le misure adottate diventano proibitive.

La questione dei senzatetto, posta con forza da “Reggio bene comune”, rischia di assumere una dimensione ancora più drammatica e “l’invisibilità di queste persone diventa più densa di angoscia e paura”.

Che tipo di tutela hanno? Esistono dei protocolli che prevedono interventi specifici? Per “Reggio bene comune” non c’è proprio tempo per pensare e bisogna agire immediatamente: “Abbiamo già sollecitato il Comune ad usare la struttura di Pietrastorta per casi di emergenza abitativa oltre che per l’ospitalità dei senzatetto (funzione a cui è stata già demandata in un recente passato). Oggi, ancora una volta, rilanciamo la proposta offrendo una possibilità concreta a questi nostri concittadini di recuperare un livello minimo di dignità e tutela dei propri diritti essenziali”.

L’invito di “Reggio bene comune” è dunque quello di intervenire con celerità per evitare una sovraesposizione ingiusta ai rischi della pandemia in atto: “Va fatto nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica e di ciascun cittadino – ribadisce Reggio bene comune -. Il coronavirus ci ha già insegnato che non fa differenze di ceto, nazionalità o portafoglio; raggiunge ed intacca chiunque. Ecco perchè  dobbiamo occuparci indistintamente di chiunque come è doveroso in ogni vera comunità civile”.