Coronavirus, su La7 le parole degli esperti: ‘Niente panico, ma doverosa attenzione’

Allarme Coronavirus, i dati ed i consigli degli esperti a Piazzapulita


Coronavirus, la malattia proveniente dalla Cina fa paura anche in Italia. Pochi minuti fa è andato in onda su La7, a Piazzapulita, il programma tv con Corrado Formigli, un servizio dedicato al virus che sta sconvolgendo il mondo intero.

“È una situazione di potenziale pericolo, che dobbiamo affrontare senza panico, senza pregiudizi sciocchi, senza allarmi non necessari, ma con la scienza”.

A parlare è il virologo Roberto Burioni intervistato a La7.

“Secondo alcune voci il virus sarebbe nato da un esperimento di guerra biologica. Gli americani, invece, credono sia da eliminare l’ipotesi di un incidente di laboratorio. La trasmissione del virus potrebbe essere però avvenuta nei famosi mercati umani in cui si vendono anche animali vivi. Sappiamo che il virus deriva dal pipistrello, conoscendo dunque la sua origine questo ci dà un vantaggio nel combatterlo”.

Burioni specifica inoltre alcune informazioni importanti:

“Quando parliamo di virus è importantissimo tener conto del tasso di riproduzione. Quanti individui infetta un paziente malato? Ecco questo numero tanto più è alto tanto, più alte saranno le trasmissioni. La Cina deve riuscire a bloccare il 70% delle trasmissioni, altrimenti non riuscirà a fermare il virus. Non possiamo, purtroppo, sapere quanto durerà questa fase di stallo”.

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E per quanto riguarda l’arrivo del virus in Italia:

“Le probabilità dell’arrivo del virus in Italia sono intorno al 12%, però se dovesse arrivare abbiamo un grandissimo vantaggio rispetto ai cinesi, noi siamo un paese libero dove ognuno può dire quello che vuole. Qui ci aspettiamo che il nostro nostro Governo si occupi della persona infettata così come di tutti gli altri”.

Fra i presenti alla trasmissione anche Federico Rampini di Repubblica che, oltre a commentare la malattia, non può che soffermarsi sul lato mediatico della questione e sulla censura imposta dalla nazione da cui il virus sarebbe partito:

“L’isolamento imposto dalla Cina per il coronavirus a 60 milioni di cittadini può provocare molti tentativi di aggirarlo.

C’è poi una questione economica che a me pare gigantesca. Nel senso che la Cina si è fermata per quello almeno che noi leggiamo sui giornali. Persino le fabbriche della Toyota, per esempio, il più grande produttore automobilistico è chiuso. In Cina tutti i magazzini dell’IKEA, per parlare di una multinazionale, sono chiusi. Tutto e tutti sono sotto quarantena. Quale sarà la botta economica di tutto questo a livello globale? E che cosa rischia l’Italia? Questo è un tema molto grosso molto importante che ci riguarda tutti”.

CONSIGLI

Questi i consigli base da seguire secondo il virologo Roberto Burioni:

  • non andate in Cina;
  • se tornate dalla Cina rivolgetevi alle autorità;
  • non discriminate i cinesi e i loro ristoranti perché non ha senso;
  • preoccupatevi dell’influenza, che a differenza del #coronavirus c’è;
  • lavatevi bene le mani.

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