Coronavirus a Palmi, 6 i nuclei familiari posti in quarantena
Giuseppe Ranuccio aggiorna la popolazione
19 Giugno 2020 - 09:09 | Redazione
Arriva l’aggiornamento da parte del primo cittadino di Palmi sui due casi di Coronavirus, annunciati attraverso un video nella mattinata di ieri.
Di seguito il post integrale del sindaco che aggiorna i cittadini:
Come già anticipato nel messaggio video diffuso sui social, a Palmi vi sono due soggetti in isolamento domiciliare in quanto risultati positivi al COVID-19 a seguito dei tamponi eseguiti al domicilio da personale sanitario. Con le FF.OO. si sta ricostruendo la rete dei contatti e, di volta in volta, i nuclei familiari potenzialmente a rischio vengono collocati in quarantena precauzionale di 14 giorni a disposizione dell’Autorità Sanitaria. Sono già 6 (sei) sei i nuclei familiari posti in quarantena. Sia i soggetti positivi che i potenziali contatti sono territorialmente circoscritti nell’area costiera di Tonnara, Pietrenere e Scinà e, pertanto, in quella zona del nostro Comune, si raccomanda la massima cautela ed il massimo rispetto delle misure previste dai vari protocolli di sicurezza in materia di divieto di assembramenti, rispetto del distanziamento interpersonale, uso delle mascherine.
La Polizia Locale ha avuto disposizione di intensificare i controlli sul rispetto delle misure e le attività economiche e commerciali che non le rispetteranno saranno sanzionate e chiuse con apposita ordinanza. Non si può consentire che leggerezza e superficialità pregiudichino la salute pubblica, non è questo il momento di abbassare la guardia perché, come è risultato evidente ed era prevedibile, il pericolo è sempre alle porte ora più che mai dopo l’apertura dei confini regionali. La situazione è costantemente monitorata, non diffondiamo allarmi generalizzati, diffidiamo delle fonti di informazione non qualificate e non attendibili (quindi affidiamoci esclusivamente ai comunicati del Sindaco o delle pagine ufficiali del Comune o diffuse mediante l’app Librarisk).
Un calo di attenzione in questo momento sarebbe devastante e non vorremmo certo arrivare a circoscrivere una nuova “zona rossa” quale centro di un focolaio. Collaboriamo tutti con le Istituzioni e supereremo anche questa nuova prova, uniti!