Coronavirus su Whatsapp, diffondere fake news è reato
In questi giorni abbiamo fatto il pieno di fake news. Come è possibile evitarle e cosa rischia chi le diffonde?
18 Marzo 2020 - 18:45 | Redazione
Ai tempi del Covid-19 le fake news su WhatsApp impazzano.
Se da una parte c’è chi “si diverte” a dare adito alla voci di quartiere o prova piacere nel diffondere allarmismo, i cittadini perbene dovrebbero, invece, bloccare queste notizie. Non sempre ciò che passa tra i gruppi o sui social merita la vostra fiducia.
COME EVITARE LE FAKE NEWS
Siete stanchi delle false notizie? L’unico modo per liberarvene, una volta per tutto, è quello di non seguire fonti poco attendibili. Affidatevi, sempre e in ogni caso, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, ai siti istituzionali ed alle testate giornalistiche registrate che godono di una certa reputazione.
Stare lontani da questo tipo di notizie è importante, non solo per garantire una certa trasparenza in materia di informazione ma, soprattutto per non incorrere in problemi legali.
COSA SI RISCHIA
In questi giorni stanno circolando sui social, e in special modo nei gruppi WhatsApp, una serie di messaggi, catene e audio riportanti notizie spesso infondate sul Coronavirus che non fanno altro che alimentare ulteriore paura e allarmismo tra i cittadini.
Il fenomeno è così diffuso che, a Reggio Calabria, il sindaco e gli imprenditori si sono trovati costretti a smentire le ‘voci di quartiere’.
Gli utenti che si fanno mezzo della diffusione di questi contenuti, inviandoli ai propri contatti o all’interno di chat di gruppo, rischiano una serie di gravi provvedimenti come la denuncia per procurato allarme o quella per violazione della privacy.
Negli ultimi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori, dalla chiusura di un quartiere cittadino, al passaggio di un elicottero ‘miracoloso’ pieno di amuchina pronta da lanciare sulla città, per finire con le generalità di possibili abitanti affetti da Covid-19. Fate attenzione ai portavoce, ovviamente non autorizzati, che circolano sui social. I messaggi diffusi da queste persone altro non sono che ‘Bufale‘, che rischiano di costarvi una sanzione ed una denuncia.
“Chiunque pubblica o diffonde notizie (1) false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [265, 269, 501, 658] (2), con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a trecentonove euro”.
Questo il testo dell’art. 656 c.p., secondo cui, gli spavaldi di WhatsApp dovrebbero fare maggiore attenzione. È bene, comunque, sapere che le norme generali in materia di Social Network e per il contrasto della diffusione su internet di contenuti illeciti e delle fake news non mancano e che i ‘Colpevoli’ possono essere perseguiti civilmente e penalmente.