Coronavirus, decreto Serra-Italia: l’elenco delle attività aperte
Chiusura a metà del Paese. Blocco totale o quasi
23 Marzo 2020 - 10:32 | Redazione
Sono più le attività aperte di quelle chiuse. Nemmeno i sindacati si aspettavano una manovra simile. E l’elenco potrà essere ancora esteso da un provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.
Sono diversi i settori che non si fermano nonostante le pesanti misure restrittive imposte dal Governo. L’edilizia, quella dei cantieri pubblici va avanti, così come il tessile .
Vediamo dunque quali sono nel dettaglio le attività che rimarranno aperte:
Servizi essenziali
Sanità, forze dell’ordine, trasporti, filiera agroalimentare, uffici pubblici, poste, banche, Inps, edicole, tabacchi, alberghi.
Logistica e Vigilanza
Attività che consentono il trasporto di merci a imprese e famiglie. Vigilanza per la sorveglianza delle imprese.
Settore agroalimentare
Coltivazioni agricole, produzione di prodotti animali, pesca e acquacultura, industria alimentare e delle bevande.
Chimica, plastica, carta
Tutte le attività del settore ‘chimica’. Non solo quella farmaceutica. Gomma, plastica, carta, imballaggi in legno.
Meccanica e tessile
Tutta la meccanica. Tessile legato alla produzione di mascherine, tute e camici. Scarpe si, abbigliamento no.
Manutenzione
Degli impianti industriali, ma anche degli impianti domestici: idraulico, meccanico, elettricista.
Forniture
Energia, acqua, gas e beni primari. Raccolta spazzatura e sanificazione e disinfezione.
Commercio
Cibo, giornali, sigarette, medicine, attrezzature per sanità, agricoltura, industria petrolifera.
Altri servizi
Imprese funebri, professionisti, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti – call center, veterinari.