Coronavirus in Italia, il 3 aprile non basta. Conte: ‘Misure prorogate’

"Anche quando il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima". Le parole del Premier Conte


Fino ad ora era stato solo più di un lecito sospetto, ma il fragile muro del ‘3 aprile‘ è stato abbattuto dal Premier Conte. Durante un colloquio con il Corriere della Sera sull’emergenza Coronavirus, il presidente del consiglio ha affermato:

“Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati”.

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Il blocco totale è prorogato, quindi, e anche la sospensione delle attività didattiche, oltre il 3 aprile. Per debellare definitivamente il virus è necessario prorogare le misure restrittive ad oggi in vigore.

Anche il Comitato tecnico scientifico che, alla prima chiusura aveva fatto pesare il suo ‘si’, approva la proroga: “Non ha senso aprire prima di 60 giorni” riporta Repubblica. Quasi certamente, dunque, anche le lezioni rimarranno ancora sospese.

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