Coronavirus, Belcastro: ‘Calabria tra le prime regioni messe in sicurezza’
"Abbiamo predisposto un’attività capillare per il Coronavirus". Le parole di direttore del Dipartimento Salute riguardante lo stato di sicurezza in Calabria
01 Febbraio 2020 - 17:35 | Comunicato
Il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute, Antonio Belcastro, contattato dall’Agi sull’emergenza “coronavirus” ha illustrato le misure messe in campo per affrontare le eventuali problematiche legate all’epidemia.
“La Calabria – ha affermato – è stata tra le prime Regioni ad aver aderito ai protocolli nazionali. Il ministero della Salute ha istituto il numero verde 1500 al quale chiunque si trovi sul territorio nazionale può chiamare. Non è un call center, perché a rispondere sono medici specialisti in malattie infettive, che a loro volta fanno una prima scrematura. Se questi operatori – ha spiegato il dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute – si rendono conto che ci può essere un sospetto, invitano chi ha chiamato a rivolgersi a un numero unico della propria regione, che abbiamo individuato nel reparto malattie infettive dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, operativo 24 ore su 24.
A loro volta gli operatori sanitari del “Pugliese” fanno un’ulteriore selezione: se ritengono che ci sia il sospetto indirizzano chi ha chiamato al reparto malattie infettive di Catanzaro se è dell’area centro, o di Reggio se è della provincia reggina o a Cosenza se è della provincia reggina. Questa è stata la procedura seguita per il caso sospetto di Taurianova”.
Belcastro ha affermato:
“In generale abbiamo attivato tutte le aziende sanitarie e ospedaliere, abbiamo allertato l’Ordine dei medici, insomma, abbiamo predisposto un’attività capillare partendo dalla procedura che abbiamo descritto”.
Nel pomeriggio di ieri la Regione Calabria, con i Dipartimenti Tutela della salute e Protezione civile, è stata in collegamento in videoconferenza con la Presidenza del Consiglio dei ministri.