Nuove misure anti-Covid, Conte: ‘Niente polizia in casa. Chiediamo più responsabilità’
Il Premier spiega che l'obiettivo primario è quello di evitare un lockdown generalizzato
13 Ottobre 2020 - 17:41 | Redazione
“Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase ed evitare situazioni pericolose”.
Dopo aver approvato, nelle scorse ore un nuovo Dpcm, Giuseppe Conte parla alla stampa nazionale illustrando le misure adottate ed il motivo che ha portato a determinate scelte.
“La curva sta risalendo lo vediamo negli ultimi giorni in tutta l’Ue sta risalendo. Non ci possiamo permettere distrazioni e abbassare il livello di attenzione e concentrazione”.
La conferenza stampa a palazzo Chigi, trasmessa in diretta in tutta Italia, è stata breve ma intensa. Sembrava quasi di esser ritornati al periodo più buio della pandemia, anche se il presidente del Consiglio è apparso fiducioso sul futuro della Penisola.
“Le nuove regole” anti contagio “comporteranno sacrifici ulteriori, ma siamo convinti che rispettando queste misure potremo adeguatamente affrontare questa nuova fase. Il nostro obiettivo è molto chiaro: evitare di far ripiombare il Paese in un lockdown generalizzato. L’economia sta ricominciando a correre, per tutelare l’economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole” ha sottolineato il premier.
Parole molto forti che hanno lasciato un retrogusto amaro in molti lavoratori che, ancora una volta, hanno visto il Governo mettere un freno alle loro attività.
“Dobbiamo migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, l’evoluzione della curva si è innalzata soprattutto per dinamiche in ambito famigliare e amicale. Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti non più di 6 e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose”.
Nel discorso di Conte spazio anche alle attività della movida:
“I locali chiuderanno alle 24: dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli e non si potrà più consumare fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai aperte: resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti”.
Anche lo sport deve fare un passo indietro:
“Non saranno consentite partite calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantistiche che rispettano le linee guida” precisa.
Il presidente del consiglio conferma poi la disponibilità verso le opposizioni:
“Non è vero che non abbiamo accolto le obiezioni, c’è la massima disponibilità a condividere”. Così il premier Giuseppe Conte che ha aggiunto: “A breve tornerò in Parlamento per dettagliare le prospettive sulla pandemia e sul Recovery plan. La nostra linea di azione è sempre la stessa: seguire e monitorare costantemente la curva, monitorare e studiare i dati e poi adottare le misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Misure molto più restrittive sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate. Ci impegniamo a non adottare misure più severe di quelle necessarie e tenere sotto controllo la curva. Sono misure mirate analizzando tutti i dati”.
Infine la scuola.
“Le cose vanno abbastanza bene, lo diciamo incrociando le dita mentre l’evoluzione peggiore è nell’ambito delle relazioni amicali e familiari. Vogliamo scongiurare un lookdown generalizzato, dobbiamo rispettare le regole e muoverci in modo fiducioso. Non ci sono i presupposti per le lezioni a distanza”.