Nuova stretta sull’Italia, Conte: ‘Chiuse le attività produttive non essenziali’
"Rallentiamo il cuore dell'Italia, ma non lo fermiamo". Il discorso di Conte agli italiani
21 Marzo 2020 - 23:38 | Redazione
“Questa è la crisi più difficile che il paese vive dal secondo dopoguerra. Siamo chiamati a misurarci con immagini che rimarranno sempre nella nostra memoria anche quando questa emergenza sarà finita. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi per noi, per i valori con cui siamo cresciuti, e che ancora oggi condividiamo, non sono semplici numeri. Quelli che piangiamo sono persone, storie di famiglie che perdono i propri cari”.
Dopo aver ricordato le vittime della pandemia in Italia, Conte ribadisce l’importanza delle misure fino ad ora approvate e di quelle che dovremo affrontare:
“Le misure approvate richiedono tempo per dare i loro effetti. Sono misure severe. So che rinunciare ad abitudini radicate è difficile, ma dobbiamo resistere. Solo così riusciremo a tutelare noi stessi e le persone che amiamo. Il nostro sacrificio è minimo, dobbiamo solamente rimanere a casa.
C’è chi, invece, rischia molto di più. Penso ai medici, agli infermieri, penso alle forze dell’ordine, alle forze armate, alla protezione civile, ai farmacisti, ai dipendenti dei supermercati, a chi fornisce servizi di informazione. Sono donne e uomini che non vanno semplicemente a lavorare, ma che compiono atto di responsabilità e di amore nei confronti dell’italia”.
Conte prende un lungo respiro e con esso arriva l’ennesima stretta sullo Stivale:
“Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo, chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia indispensabile a garantire beni e servizi essenziali”.
Un’ordinanza che in molti si aspettavano, ma di cui si attendeva l’ufficialità.
“Non abbiamo previsto nessun cambiamento per gli orari dei supermercati, non create code perchè i servizi essenziali continueranno ad essere assicurati. Rallentiamo il cuore dell’Italia, ma non lo fermiamo.
Lo stato c’è, è qui. Il governo interverrà con misure straordinarie che ci permetteranno di rialzare la testa e ripartire. Mai come ora la comunità deve stringersi forte come una catena a protezione della vita. Se anche un solo anello dovesse cedere, la barriera verrebbe meno”.
Conte conclude:
“Uniti ce la faremo”.