Consultorio San Marco, la dott.ssa Mottola: “Lavoriamo per la tutela delle famiglie reggine”
03 Agosto 2016 - 20:27 | di Vincenzo Comi

di Vincenzo Comi – Psicologa e psicoterapeuta da oltre dieci anni è responsabile del Consultorio Familiare di Reggio Calabria.
Era il 1985 quando la dott.ssa Elisa Mottola iniziava a lavorare presso la struttura “San Marco”. In oltre 30 anni ha incontrato decine di migliaia di pazienti. Di questo mondo ne conosce ogni aspetto.
Dal 2004 dirige i locali del Consultorio reggino. “Non tutti conoscono la nostra realtà – spiega la dott.ssa Mottola – Sono strutture gestite dall’ASP che forniscono un servizio di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità e alla paternità responsabile. Lavoriamo nell’ambito della prevenzione per la tutela soprattutto della donna e dei minori.”
All’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale sono presenti 22 consultori. Per legge ad ogni 20.000 abitanti dovrebbe corrispondere un consultorio. Di fatto alcuni consultori, come appunto quello di San Marco, primo ad essere istituito a Reggio Calabria nel maggio del’ ‘85, hanno un’utenza di ben oltre 20.000 abitanti. Quello di San Marco ne supera gli 80.000.
Una maggiore affluenza che comporta non poche difficoltà allo staff della dott.ssa Mottola, dovuta alla chiusura di cinque anni fa del Consultorio di Terreti che doveva garantire i servizi per la periferia.
Ma di cosa si occupano esattamente i Consultori? Come spiega la dott.ssa Mottola “i servizi pubblici gratuiti che offrono i Consultori li possiamo racchiudere in due grandi categorie. Quella preventiva e quella supportiva. All’interno dei nostri locali lavorano diverse figure professionali, lo psicologo, l’assistente sociale, i ginecologi, l’infermiera professionale, il pediatra e la puericultrice ovvero le assistenti all’infanzia.”
Molte donne si rivolgono al Consultorio per effettuare gli screening oncologici per la prevenzione delle malattie degenerative. Si effettua quindi il pap-test a tutte le donne fino ai 65 anni che consiste nel prelevare con una piccola spatola alcune cellule del collo dell’utero che verranno strisciate su un vetrino ed analizzate nei laboratori di Palmi.
Laddove dovesse risultare un problema il paziente viene contattato per una seconda visita che viene fatta in ospedale con un esame di secondo livello che ne evidenzia eventuali patologie nella sfera genitale femminile. A volte anche se il prelievo è stato effettuato accuratamente, è necessario ripetere il test.
“Svolgiamo anche attività di assistenza agli immigrati e psicologica con consulenze psicosociali, come previsto dalla legge 194 che tutela l’interruzione volontaria di gravidanza. Dopo la visita ginecologica e psicologica la paziente ha sette giorni di tempo per decidere se tenere o meno il bambino. In questi ultimi anni le IVG sono notevolmente diminuite grazie al lavoro di prevenzione.”
Assistenza psicologica e sociale, tutela della salute della donna e del proprio figlio, informazione e assistenza riguardo ai problemi della sterilità e della infertilità umana e non solo.
Il Consultorio Familiare di Reggio Calabria, così come disposto dalla legge 405 del 1975, prevede la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza, consigliando i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso, alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e l’informazione sulle procedure per l’adozione e l’affidamento familiare.
“Per facilitare una gravidanza matura e responsabile teniamo anche corsi rivolti ad adolescenti e giovani adulti rispetto all’educazione, all’affettività e alla sessualità nelle scuole e nei gruppi di incontro.”
Anche i Tribunali ordinari e dei Minori si affidano al Consultorio San Marco di Reggio Calabria e agli altri consultori per questioni riguardanti separazioni, divorzi, affidamenti, adozioni, violenze, abusi.
“A seguito del protocollo di intesa firmato quattro anni fa tra ASP e Tribunale si è intensificato notevolmente il lavoro e l’apporto che diamo al Tribunale. E’ un lavoro immenso. Abbiamo una grandissima responsabilità – continua Elisa Mottola – Purtroppo non abbiamo le risorse necessarie per poter gestire tutto al meglio.”
Tra i corsi ideati dalla dott.ssa Mottola vi sono quelli di psicoprofilassi al parto ovvero corsi di respirazione che permettono alle gestanti di partorire in modo più sereno e gioioso. Sono corsi gratuiti ed aperti a tutti.
Il Consultorio Familiare lavora molto anche con gli adolescenti per un sostegno rispetto a crisi adolescenziali, disturbi alimentari, difficoltà a relazionare con i propri genitori, problemi di autostima.
Una realtà da conoscere e tutelare, quella del Consultorio di San Marco gestita da professionisti che, come la dott.ssa Mottola, si impegnano quotidianamente per compensare le molte lacune presenti.
Un aiuto dato alle tantissime famiglie che ogni giorno ricevono cura e sostegno dai dottori del San Marco.
Nel nostro territorio, dunque, nell’ambito di un programma di promozione della salute, diventa di fondamentale importanza ripensare ai consultori come soggetti che forniscano una offerta attiva ai cittadini, e non si limitino a coloro che spontaneamente si presentano allo sportello.
Una offerta rivolta non al singolo, quanto a tutta la comunità.
“In oltre 30 anni di lavoro ne ho viste di tutti i colori – conclude la dott.ssa Mottola – Negli ultimi anni tuttavia sono aumentati i problemi degli adolescenti e giovani adulti: ansia e depressione. Spesso non sono capaci di pianificare il proprio futuro e di prendere decisioni. Mancano di autostima. Anche la coppia risulta essere in profonda crisi a causa della difficoltà dei coniugi a relazionarsi in maniera matura e responsabile. Questo determina anche le famose crisi di coppia. Dobbiamo comunicare in maniera diretta ed esplicita. Il disagio nasce molto spesso nell’incapacità dei partners di esprimere in maniera congruente i propri bisogni interiori. Si preferisce evitare il conflitto anziché affrontarlo con impegno per risolvere le eventuali crisi sul nascere. A volte diventa estremamente utile confrontarsi con uno psicoterapeuta di coppia e di famiglia che servirà ai due coniugi per confrontarsi sulle loro problematiche in maniera che la crisi possa diventare un momento di ristrutturazione del contratto matrimoniale e non necessariamente la fine di un rapporto.
