Quirinale, al via le consultazioni. Meloni: ‘Pronti a dare un Governo all’Italia’

Diversi gli allarmi lanciati a Mattarella dall'opposizioni sul rispetto dei diritti e della politica estera

Giorgia Meloni 1

Alle ore 10:30 i gruppi del centrodestra saliranno assieme al Quirinale per le Consultazioni in vista della formazione del governo.

Saranno presenti, si legge nella nota del Quirinale, i gruppi di “Fratelli d’Italia”, “Lega Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione”, “Forza Italia Berlusconi Presidente” il gruppo Parlamentare “Civici d’Italia – Noi Moderati (UDC – Coraggio Italia – Noi con l’Italia – Italia al Centro) – MAIE” del Senato della Repubblica.

Meloni: “Pronti a dare un Governo all’Italia”

“Insieme a tutta la coalizione del centrodestra, saliremo al Quirinale per le consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella. Siamo pronti a dare all’Italia un Governo che affronti con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo”, ha scritto ieri su Twitter la leader di Fdi, Giorgia Meloni.

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Le preoccupazioni dell’opposizione

Mentre la destra si appresta ad entrare nel vivo dei lavori, l’opposizione occupa la scena del primo giorno di consultazioni trasmettendo al presidente Sergio Mattarella una serie di forti preoccupazioni per il governo che si sta costruendo. L’allarme riguarda soprattutto il rispetto dei diritti, a partire dall’aborto. Il secondo è sulla politica estera dove gli audio rubati di Silvio Berlusconi si traducono oggi al Colle in un fuoco di sbarramento per Antonio Tajani che tutte le indiscrezioni indicano alla guida della Farnesina. Inconcepibile, attacca Carlo Calenda ricordando che l’ex presidente del Parlamento europeo è un uomo del Cavaliere e in quanto tale non è raccomandabile metterlo alla guida della Farnesina mentre la guerra in Ucraina infuria.

“Se il ministro degli Esteri è espresso da una forza politica che con il suo capo più volte ha definito l’invasione russa una risposta alla provocazione ucraina per portare persone per bene al governo di Kiev a fronte delle bombe e dei morti non è concepibile”, afferma dopo il colloquio con Mattarella. Ancora più duro sarà Giuseppe Conte che sale allo studio “alla Vetrata” dopo il leader di Azione: “il M5s ha espresso forte perplessità a Mattarella che il dicastero della Farnesina, così centrale, possa essere affidato a un esponente di Fi”. Non cita Tajani il segretario del Pd, Enrico Letta, ma racconta di aver espresso a Mattarella “forte preoccupazione per le gravissime parole di Berlusconi” che rappresentano un grave vulnus”, senza contare che gli applausi dei parlamentari di Forza Italia a quelle parole sono un ulteriore “vulnus gravissimo”. E quindi, aggiunge, “quella non può essere la linea di politica estera dell’Italia”.

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Certamente gli allarmi dell’opposizione sono stati registrati da Mattarella che ascolterà con grande attenzione le indicazioni di politica estera della coalizione di centrodestra. Il presidente ha già da tempo fatto capire che non permetterà salti nel buio rispetto all’ancoraggio europeo ed atlantico dell’Italia. Ma ascolterà con attenzione anche le idee della coalizione sul rispetto dei diritti che tanto preoccupano l’opposizione. Come ha ben spiegato Benedetto Della Vedova di +Europa: “faremo un’opposizione seria e rigorosa, a partire dal tema dei diritti e dei diritti civili”. “Non accetteremo né arretramenti né ambiguità su lavoro, ambiente e diritti”, ha confermato il segretario Dem. Sarà quindi “un’opposizione senza sconti”, ha garantito Carlo Calenda. Certamente “seria e rigorosa”, gli ha fatto eco Enrico Letta.

Fonte: Ansa