Il Consiglio di Stato condanna il Comune di Reggio: ‘Il trasporto per studenti con disabilità è un diritto inviolabile’
Il caso di una famiglia che si era vista privare del servizio a causa del mancato saldo della TARI. La nota dell'avvocato Nucara
22 Novembre 2024 - 11:07 | Comunicato Stampa
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 9323/2024, ha sancito un principio fondamentale: i servizi essenziali alla persona devono essere garantiti, anche in presenza di debiti tributari da parte dei beneficiari. Di seguito la nota dell’avv. Francesco Nucara.
Il caso e il diritto inviolabile all’inclusione
“La sentenza prende le mosse dalla vicenda di un genitore di un minore con disabilità frequentante un istituto scolastico. Nonostante il riconoscimento di un voucher per il trasporto scuola-casa da parte del Comune di Reggio Calabria, il servizio non era stato erogato a causa di un debito del genitore legato all’omesso pagamento della TARI.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che il diritto al trasporto scolastico è inviolabile e incondizionato, rientrando nel diritto costituzionale all’istruzione e all’inclusione dei minori con disabilità. Questo principio non può essere subordinato a questioni di carattere economico o fiscale.
Una sentenza storica e innovativa
La sentenza rappresenta una svolta rispetto al precedente orientamento del Consiglio di Stato, che aveva introdotto il principio dell’“accomodamento ragionevole”, secondo cui i diritti potevano essere garantiti compatibilmente con le risorse disponibili dell’ente pubblico. Ora, invece, viene affermato che tali diritti devono prevalere, indipendentemente dalla condizione economica del beneficiario o dalla disponibilità dell’ente.
Il Consiglio di Stato ha definito questo diritto come un “grido di dolore” che non può rimanere inascoltato, richiamando le Autorità pubbliche agli obblighi di solidarietà verso chi si trova in condizioni di svantaggio.
Rilievo nel contesto dell’autonomia differenziata
La sentenza assume un valore particolare nel dibattito sull’autonomia differenziata, riconoscendo che i diritti sociali devono essere garantiti a prescindere dalla loro previsione nei LEP (livelli essenziali delle prestazioni). Questo principio rafforza la tutela dei diritti costituzionali, ponendo al centro il benessere delle persone fragili.
Un precedente per il futuro
La pronuncia del Consiglio di Stato segna un precedente significativo per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, riaffermando che l’accesso ai servizi essenziali non può essere condizionato da debiti tributari o limitazioni economiche degli enti pubblici.
Un messaggio forte che richiama tutte le istituzioni a garantire inclusione e dignità a chi vive in situazioni di difficoltà”.