Consiglio comunale, l'opposizione si muove: Forza Italia assente, Lega abbandona l'aula

Barreca (Pd) risponde al centrodestra: "Dimissioni? Non le avrete mai. Potete dire tutto, ma non che siamo vicini alla 'ndrangheta"

Qualcosa si muove a Palazzo San Giorgio? Forse si, a vedere le mosse di parte dell’opposizione. In corso il consiglio comunale dentro l’aula Battaglia, seduta che ha visto l’assenza (non certo casuale) dei consiglieri comunali di Forza Italia. Dura pochi minuti invece il consiglio della Lega: dopo l’intervento del consigliere Nino Minicuci, che ha ribadito in sostanza quanto espresso nei giorni scorsi, anche i 5 consiglieri leghisti hanno lasciato l’aula Battaglia.

Nei banchi dell’opposizione (assente anche Angela Marcianò) rimangono quindi i soli Saverio Pazzano, Saverio Anghelone, Massimo Ripepi, Demetrio Marino e Rulli. Assenti anche diversi esponenti di giunta, ovvero gli assessori Battaglia, Zoccali e Costantino.

Per l’opposizione, il primo intervento da parte del consigliere Saverio Pazzano, nel giorno successivo all’assemblea del gruppo La Strada che ha decretato ‘il capolinea per l’amministrazione Falcomatà. Dimissioni personali? Non hanno senso. Bisogna essere chiari con i cittadini, per mandare a casa l’amministrazione ci sono due sole strade possibili, dimissioni del sindaco Falcomatà o di almeno 17 consiglieri comunali. Ne servono quindi almeno 3 di maggioranza, se dovessero esserci noi ci saremo perchè significherebbe la fine dell’amministrazione’, le parole di Pazzano pochi minuti prima dell’inizio della seduta.

Primo intervento della maggioranza da parte di Franco Barreca, che replica al centrodestra.

“Dimissioni? Non le avrete mai, parlate solo di dimissioni e nient’altro. Potete dire tutto, che non siamo efficienti, ma non che siamo vicini alla ‘ndrangheta. Forniremo tutte le spiegazioni e i documenti che ci verranno richiesti.

Non si possono chiedere le dimissioni per impedire l’arrivo della commissione, anzi siamo a disposizione proprio per non evitare qualsiasi controllo si voglia applicare. La magistratura deve avere il totale rispetto di tutti, è giusto che faccia qualsiasi indagine ritenga giusto esercitare. Non si può dire dimettiamoci per evitare il controllo, anzi ben venga”, le parole di Barreca.