Consiglio comunale, Neri su Reggio Capitale: ‘Meno passeggiate a Roma e più sopralluoghi nelle scuole’

"La nostra è la città più bella di tutte e guai se non dovesse vincere. Ma questo ai reggini non basta, la cultura è molto di più". L'intervento del Commissario della Lega

Armando Neri spese natale a rc

La candidatura di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027 è un’occasione unica, un’opportunità storica per la città di riscoprirsi e rilanciarsi. In Consiglio Comunale, Armando Neri, neo commissario cittadino della Lega, ha acceso il dibattito mescolando entusiasmo e critiche pungenti. La cultura, secondo lui, non può limitarsi a una splendida presentazione a Roma, ma deve riflettersi nella vita quotidiana dei cittadini: dalle scuole chiuse alle strutture sportive abbandonate, dai commercianti sfrattati alle scelte amministrative.

La vittoria, ha sottolineato Neri, sarebbe un trionfo per la città. Ma dietro la narrazione affascinante, Reggio è davvero pronta per un tale riconoscimento? O la cultura rischia di restare solo una promessa non mantenuta?

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Neri: “Noi vogliamo sperare, ma la vittoria non basta”

Con parole cariche di passione, Neri ha evidenziato l’importanza della candidatura e il valore della città:

“È stato bello assistere ieri alla presentazione degli eventi che caratterizzeranno la nostra città nel 2027. Noi vogliamo sperare che sia così. La nostra sarebbe una vittoria già acquisita. Reggio è la città più bella e straordinaria rispetto a tutte le altre candidate e guai se non vincesse”.

Nel suo intervento, però, non sono mancate le critiche sulla gestione degli eventi e delle assegnazioni:

“Ma nel corso dell’audizione si faceva forse riferimento a tutti quegli eventi che continuano ad essere affidati senza trasparenza? Come facciamo notare dalla delibera di Ferragosto?”.

L’appello: “La cultura è anche vita quotidiana”

Neri ha poi allargato il concetto di cultura, sottolineando che non si tratta solo di grandi eventi e celebrazioni, ma anche di diritti, memoria storica e identità cittadina:

“Io credo che la cultura sia sicuramente quella bellissima narrazione che è stata fatta ieri a Roma, ma la cultura è anche testimonianza, come quella dei due giovani che ho ascoltato con passione e commozione”.

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Il commissario della Lega ha posto, poi, l’accento sulla vicenda della Piazza del Popolo, simbolo della città e del suo tessuto commerciale, che rischia di essere cancellato:

“La cultura è anche Piazza del Popolo, e non è una questione chiusa. Non è possibile che 72 anni di storia vengano cancellati con un colpo di spugna, un post sui social o una delibera di giunta. Parliamo di 41 famiglie che con grandi sacrifici portano avanti un’attività commerciale, senza che si sia provato a dare una regolamentazione”.

Neri ha poi messo in discussione la scelta di spostare i commercianti sui marciapiedi, evidenziando l’incoerenza della misura:

“Si voleva ripristinare la sicurezza? E allora perché metterli sui marciapiedi? La cultura è anche la vita quotidiana dei cittadini”.

Scuole chiuse e sicurezza: “Dov’è la cultura?”

Un altro tema scottante toccato dal consigliere riguarda l’edilizia scolastica e la sicurezza degli istituti cittadini:

“Accanto alla narrazione bellissima di Reggio Capitale della Cultura 2027, ci chiediamo che fine abbiano fatto le scuole chiuse all’inizio dell’anno. Perché la scuola è cultura. A che punto sono le indagini antisismiche sugli edifici scolastici in cui dovrebbero crescere i nostri figli e che rappresentano cultura e futuro, l’identità culturale di questa città più di ogni altra cosa? Il Vitrioli, il Pythagoras. Perché non abbiamo notizie da questo punto di vista?”

Un’affermazione dura, seguita da un attacco diretto alla gestione amministrativa:

“Mi sento di raccomandare meno passeggiate alla Fontana di Trevi e più sopralluoghi nelle scuole”.

Lo sport come elemento di cultura: “Strutture dimenticate”

Infine, Neri ha sottolineato come anche lo sport debba essere considerato parte integrante della cultura cittadina, lamentando lo stato di abbandono delle infrastrutture sportive:

“La cultura è anche sport, e lo sport non è solo grandi eventi mordi e fuggi. Lo sport è fatto di strutture chiuse da anni: la palestra di San Giovanello, quella di Ravagnese, il centro polifunzionale di Condera, il campo di Ciccarello e quello di Archi, il CONI. E il volley? Dove si allena?”.

Reggio Calabria tra sogno e realtà

Il discorso di Neri ha posto l’accento su una contraddizione: da un lato, una candidatura prestigiosa che potrebbe trasformare la città, dall’altro, problemi strutturali e sociali ancora irrisolti. La sfida non è solo vincere il titolo, ma garantire che la cultura sia un valore reale, vissuto ogni giorno dai cittadini.

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