Primo giorno da Presidente, prima grana per Occhiuto: due consiglieri (tra i più votati) ineleggibili?

Proprio oggi Roberto Occhiuto verrà proclamato neo presidente della Regione Calabria. Arriva la prima grana: due consiglieri di FI sarebbero ineleggibili

Roberto Occhiuto

Non è un bel risveglio per Roberto Occhiuto, neo Governatore della Calabria che proprio questa mattina verrà proclamato presidente eletto della Regione alle ore 12:00 presso la Corte d’Appello di Catanzaro.

A macchiare, il suo primo giorno da presidente, è un articolo di ‘Il Fatto Quotidiano‘.

“La nuova Calabria di Occhiuto parte bene: i due consiglieri più votati sono ineleggibili”.

Questo il titolo del pezzo a firma di Ilaria Proietti che punta il dito contro due candidati di spicco delle ultime elezioni regionali che hanno strappato il seggio in consiglio. Parliamo di Michele Comito e Valeria Fedele, il primo recordman di voti (13.704), il secondo invece ha conquistato ben 7.962 voti posizionandosi sotto il vincitore della lista di FI circoscrizione centro.

I due consiglieri, neo eletti Comito e Fedele sarebbero però ineleggibili in quanto non si sono dimessi dai rispettivi ruoli di vertice durante la campagna elettorale.

C’è una legge regionale del 2004 infatti, varata per evitare che i candidati possano esercitare una indebita influenza sugli elettori in ragione della posizione ricoperta. E che prescrive la ineleggibilità

“qualora le attività e le funzioni svolte dal candidato possano turbare o condizionare in modo diretto la libera decisione di voto egli elettori, ovvero possano violare la parità di accesso alle cariche elettive rispetto agli altri candidati”.

Michele Comito e Valeria Fedele dunque si dovevano dimettere rispettivamente dal ruolo di direttore del dipartimento emergenza dell’azienda sanitaria ospedaliera di Vibo Valentia e di direttore generale della Provincia di Catanzaro.

Secondo quanto appreso inoltre Antonello Talarico che ha collezionato 6.718, terzo nella classifica di FI circoscrizione centro è già pronto a ricorrere per contestare l’elezione della rivale Fedele.

Si attendono risposte e chiarimenti dai diretti interessati e dai vertici di partito.