CONI Calabria: Condipodero e l’addio di Marieke Vervoort

"Esempio per gli sportivi e non solo, simbolo indiscusso della forza di volontà"

during the Evening Session on Day Ten of the IPC Athletics World Championships at Suhaim Bin Hamad Stadium on October 31, 2015 in Doha, Qatar.


“Che sensazione straziante ogni qualvolta alle orecchie e alla vista giungono imperiose e prepotenti le notizie di un addio alla vita. La sofferenza per abusi, soprusi e sopraffazioni è la quotidianità attanagliante dei nostri giorni, quei giorni a cui anche il potere dello sport si è inchinato nell’animo nobile di una guerriera, Marieke Vervoort la Campionessa mondiale che ha scelto di morire.

Negli anni, a causa di una rara deformità tra la quinta e sesta vertebra cervicale, la sua vita diveniva improponibile, convulsioni, paralisi alle gambe, crisi epilettiche e solo lo Sport e il suo labrador Zenn a combattere per lei e con lei. Si! Era lo Sport a tenerla in vita perché Marieke amava la vita, quella vita tra basket in carrozzina, nuoto, vela, handbike e quella dose di morfina prima delle gare per provare a dimenticare il dolore.

Esempio per gli sportivi e non solo, simbolo indiscusso della forza di volontà che vorrei maggiormente presente tra le piccole generazioni di uomini e donne del domani, quei giovani che vorrei tanto vivessero anche per tutte quelle persone che oggi ci guardano dall’alto.

Continua a lottare da lassù Marieke, tu come tutti i buoni esempi, lo Sport manterrà in vita l’immortalità della memoria, nonostante l’eutanasia, nonostante la malattia degenerativa, nonostante i tuoi 40 anni”.