Comunali, sviluppo Reggio: i 9 candidati rispondono alla Camera di Commercio
L’interrogativo viene posto questa volta dalla Camera di Commercio
12 Settembre 2020 - 18:41 | Redazione
Quarto appuntamento con le risposte di tutti i candidati sindaci al Comune di Reggio Calabria sui problemi più importanti che affliggono la nostra città.
Dopo il quesito posto dai giovani imprenditori reggini sul tema delle competenze in Consiglio comunale, quello del CONI, dedicato ovviamente al mondo sportivo, la domanda pungente di Libera Reggio Calabria sulla lotta alla ‘ndrangheta, è il turno della Camera di Commercio.
“In materia di innovazione, internazionalizzazione e promozione del patrimonio culturale e del turismo, come pensa di migliorare la sinergia interistituzionale per lo sviluppo economico del territorio e la sburocratizzazione amministrativa?”.
Di seguito, la redazione di CityNow ha raccolto le risposte dei candidati sindaci (in ordine alfabetico).
Klaus Davi
“Abbiamo fatto uno studio, anche perché siamo l’unica lista in grado di farlo, riguardante i brand di Reggio Calabria. Ci siamo concentrati, in particolar modo, sul brand Bronzi di Riace. Abbiamo ipotizzato quanto questo potrebbe fruttare all’economia del sistema reggino, ma anche di tutta la Città Metropolitana.
Parte fondamentale della nostra attività sarà valorizzare le icone di Reggio, metterle a disposizione di tutti e monetizzarle. L’esempio cardine è Roma, che ha venduto ad un privato il brand Colosseo ed in cambio ha ottenuto il suo restauro. Dobbiamo capitalizzare i brand nell’interesse della collettività”.
Giuseppe Falcomatà
“In questi anni abbiamo sempre condiviso le scelte con Camera di Commercio e con le associazioni di categoria, avviando numerosi tavoli di confronto per raggiungere obiettivi destinati allo sviluppo dell’economia e alla sburocratizzazione delle procedure per ciò che riguarda il rapporto tra le aziende del territorio e la pubblica amministrazione.
Continueremo, così, a coinvolgere le migliori energie professionali cittadine, condividendo gli obiettivi con gli ordini professionali e proseguendo il processo di digitalizzazione dei procedimenti già ampiamente avviato. Allo stesso modo, confermeremo la partecipazione dei soggetti produttivi nei contesti nazionali ed internazionali, strumento fondamentale per la promozione e la divulgazione delle bellezze e delle migliori peculiarità del nostro territorio, sia in ottica turistica che per ciò che riguarda le esportazioni.
La tutela e la valorizzazione del brand produttivo metropolitano sarà inoltre incentivato dalla creazione di incubatori d’impresa, già individuati anche nelle strutture, utili a snellire le procedure e favorire le attività innovativa e sturt-up decisive a risollevare le sorti della comunità e l’inserimento lavorativo dei giovani. Infine in questi anni abbiamo lavorato per mettere l’Ente nelle condizioni di superare le restrizioni del piano di rientro e quindi assumere nuovo personale, in modo da fornire nuove energie professionali agli uffici e rendere quindi più snelli e veloci gli aspetti burocratici ed amministrativi per offrire maggiore supporto alle imprese”.
Fabio Foti
“Semplificazione e sburocratizzazione sono i due pilastri sui quali si regge la capacità da parte di un comune moderno ed innovativo di conquistare maggiore forza e notevole capacità operativa. Come? In primis attraverso la sospensione del codice appalti facendo riferimento alle vigenti direttive europee con tutte le gare online improntate ad efficienza, tracciabilità e trasparenza, unici antidoti ad ogni forma di malaffare e corruzione.
Il cittadino deve essere agevolato e l’imprenditore sostenuto nel mettersi a posto e rispettare le regole al fine di dare qualità e sostanza alla sua attività e questo può e deve prevedere innovazione tecnologica, uso sistematico della conferenza dei servizi, formazione e adeguamento della struttura organizzativa dell’ente. Toccando ogni ambito, da quello edilizio a quello ambientale, dal SUAP (sportello unico per le attività produttive) all’autorizzazione allo svolgimento di eventi sportivi e culturali. Ma anche concessioni demaniali, permessi di costruire e sanatorie, autorizzazione allo scarico, autorizzazione agli eventi culturali/sportivi/tempo libero, licenze per le attività di pubblico spettacolo, ecc…
Quanto allo sviluppo economico del territorio ad ogni livello, il comune a 5 stelle ha come ricetta lo sviluppo di reti locali cooperative di economia civile e l’introduzione della moneta complementare rhegion. Relativamente al primo aspetto, l’obiettivo è mettere insieme i migliori talenti locali per creare reti virtuose (attraverso l’abilitazione delle piattaforme di cooperazione di comunità tecnologiche abilitanti) disegnando nuovi modelli capaci di coniugare innovazione civica e sostenibilità, welfare alternativo e partecipazione attiva dei cittadini.
La moneta chiamata «fiducia» si attiverà sul territorio metropolitano attraverso il circuito direttamente legato a Sardex e consterà di cinque asset di intervento: BtoB (business to business), BtoC (business to consumer), BtoE (business to employee), Rhegion per il sociale (donazioni per associazioni ed onlus) e Social Pay/ Local Pay (fondazioni e comune)”.
Angela Marcianò
“Dal Report 2020 della Camera di Commercio che fotografa la situazione economica attuale della città di Reggio Calabria emergono dati molto preoccupanti. La situazione, già drammatica, è stata inevitabilmente aggravata dalla chiusura di molte imprese scaturita dall’emergenza sanitaria del COVID-19.
Considerato che Reggio Calabria non è una città industrializzata, occorre attraverso tutti gli strumenti economici e finanziari – nazionali e comunitari – incentivare piccole e medie imprese e valorizzare con FISCALITÀ DI VANTAGGIO gli insediamenti di aziende; valorizzare la creazione di nuove start-up, per praticare idee ed approcci innovativi; favorire lo sviluppo delle attività economiche e di produzioni tipiche reggine e calabresi con interventi mirati in stretta collaborazione con le organizzazioni di categoria (per esempio: sostegno degli esercizi commerciali di artigianato e che promuovono la vendita della produzione locale, agevolazioni tributarie, potenziamento del SUAP per riduzione tempi di attesa, semplificazione burocratica).
Vanno pensate misure incentivanti per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato con reali agevolazioni sul piano della contribuzione. È necessario in particolare dare un supporto all’imprenditoria giovanile migliorando e funzionalizzando l’attività del SUAP (sportello unico per le attività produttive) affinché venga facilitato il reperimento delle informazioni necessarie a chi si affaccia al mondo del lavoro autonomo. L’amministrazione comunale deve lavorare in stretta collaborazione con le organizzazioni e le aziende attente allo sviluppo del territorio favorendo nuovi spazi co-working.
Occorre partecipare ai numerosi bandi che oltre a dare lavoro consentiranno di migliorare e valorizzare tutto il patrimonio cittadino: penso ai siti archeologici, ai percorsi culturali, al patrimonio paesaggistico, al marketing territoriale (su tutti Bronzi di Riace, Castello Aragonese, Lungomare e Bergamotto di Reggio Calabria).
A proposito di internazionalizzazione, va attenzionata l’indicazione proveniente dalla Camera di Commercio secondo cui il grado di internazionalizzazione rappresenta un ulteriore indicatore sul quale è necessario intervenire ed investire, per migliorare la competitività del sistema produttivo reggino. Noi vorremmo sostenere azioni cadenzate di attrazione di utenza nel centro cittadino attraverso un programma di “animazione” culturale e artistica. Sarà incentivato lo start-up di nuovi esercizi commerciali, riducendo la burocrazia, semplificando i regolamenti comunali e premiando i comportamenti virtuosi. Vogliamo promuovere – ma in modo strutturale e ben regolamentata – l’offerta di commercio ambulante, incentivando e favorendo una riqualificazione dell’offerta. Un’idea su tutte? Sto pensando in grande e sto pensando ad una maxi riqualificazione e riapertura della Fiera di Pentimele, come possibile polo commerciale non calabrese, bensì del Mediterraneo”.
Antonino Minicuci
“Sburocratizzare la macchina amministrativa è uno dei punti cardine del nostro programma. Il cittadino deve avere risposte chiare e la sicurezza di sapere dall’Ente in quanto tempo verrà lavorata una determinata pratica. Istituiremo una carta dei servizi online e un ‘nucleo anti-burocrazia’ che valuterà i possibili ritardi nel rilascio degli atti e gli eventuali indennizzi verso i cittadini.
Una delle novità in merito riguarda la possibilità di fare certificati e una serie di atti anche nei tabacchini dislocati sul territorio. Un modo per semplificare la vita al cittadino e snellire la macchina amministrativa. Parlare di sviluppo significa parlare soprattutto di turismo, forse il principale tasto dolente del nostro territorio. Fare di Reggio una città una città turistica significa immaginare cosa vogliamo ottenere da 5 a 10 anni , avere una visione una strategia precisa e realizzarla.
Noi pensiamo alla creazione di una rete portuale di tutta l’area Metropolitana, ai porti turistici come l’ambizioso progetto ‘Mediterranean Life’, altri di simile caratura se ne potrebbero creare assicurando così al nostro territorio un numero immenso di visitatori. Per creare viluppo devono ripartire le opere pubbliche, la costruzione di infrastrutture, di alloggi di edilizia residenziale pubblica in modo da far ripartire l’economia del territorio. Per farlo uno dei punti principali prevede la costituzione dell’area dello Stretto, vasto territorio che comprenda Vibo Valentia in Calabria e che arrivi sino a Catania in Sicilia.
Un’area a fiscalità ridotta, che punti su investimenti e infrastrutture in un progetto strategico di sviluppo a 10-15 anni di reale rinnovamento e rilancio. La realizzazione del Ponte sullo Stretto per noi è importante però non può essere un’oasi nel deserto ma necessita evidentemente di una serie di opere di supporto e sostegno. Reggio Calabria e tutta l’area della Città Metropolitana hanno bisogno di interventi straordinari su strade, autostrade e linee ferroviarie (alta velocità)”.
Saverio Pazzano
“Sicuramente vanno sostenuti e valorizzati i percorsi che già la Camera di Commercio ha avviato per consentire alle imprese locali di presentarsi ai buyer internazionali. È nostra intenzione però costruire un piano di marketing territoriale che preveda la creazione di un paniere della Città da promuovere anche mediaticamente e la creazione di un brand “made in Reggio Calabria” come fatto da altre città (ad esempio Napoli) che contraddistingua, riconosca e promuova al massimo il tipico reggino.
Bisogna procedere con una digitalizzazione di tutti gli uffici e di tutte le procedure, ottimizzare ancora di più lo sportello unico, dematerializzare la produzione documentale e accorciare ulteriormente le procedure per agevolare la creazione di impresa. In qualsiasi caso è nostra intenzione sederci a un tavolo con i commercianti reggini e con le organizzazioni di categoria perché sicuramente loro stessi potranno avanzare ulteriori proposte. Noi siamo pronti ad ascoltarle.”
Fabio Putortì
“La Camera di Commercio di Reggio Calabria deve essere parte integrante nel circuito degli attori istituzionali, insieme al Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, per consentire a tutte le imprese di poter continuare ad operare sul territorio, nonché per agevolare la nascita di nuove attività commerciali.
Ecco perché abbiamo inserito nel nostro programma la promozione di filiere produttive e strutture ricettive in un circuito pubblico-privato idoneo a rilasciare una certificazione territoriale che attesta il rispetto di standard di qualità sulla produzione o sul servizio.
Le imprese che acquisiranno i sopraindicati standard, oltre a poter entrare in una rete per abbattere i costi di esercizio individuali, potranno anche beneficiare di consulenza specialistica, assistenza in attività di europrogettazione e servizi di comunicazione su apposita piattaforma digitale inter-istituzionale.
Nei settori dell’innovazione e internazionalizzazione, nonché potenziamento del settore turistico, attraverso anche la valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale, enogastronomico ed agroalimentare, fondamentale sarà il coinvolgimento della Camera di Commercio anche nel progetto che scaturirà dall’accordo ottenuto il 25 agosto con i rappresentanti istituzionali di Rzeszow (Polonia) per la costituzione di una tratta aerea tra l’area in questione, definita “Capitale dell’innovazione”, e il nostro aeroporto posto al centro dell’Area dello Stretto.Nondimeno si è riusciti anche convergere, presso la Sede istituzionale di Rzeszow, sulla possibilità di essere inseriti in una rete di città internazionali virtuose per lo scambio delle best practices e importare modelli imprenditoriali nel settore aeronautico, informatico, ricerca, energie rinnovabili e più in genere sullo sviluppo sostenibile.
Per tale progetto, fondamentale sarà anche una politica di incentivi e detassazione, l’attuazione ed il potenziamento della ZFU (Zona Franca Urbana) su Reggio Calabria per l’abbattimento dei carichi tributari e contributivi alle imprese.”
Pino Siclari
“La crisi della pandemia ha già provocato ed accentuerà la contrazione di tutti i flussi turistici. Si rende perciò urgente consentire la ripresa dei flussi. Ciò non potrà avvenire se una consistente parte della popolazione sarà sempre più impoverita. Da qui la necessità di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, di una politica dei soggetti pubblici per dirigere e pianificare la ripresa del turismo sociale.
Pur riconoscendo limiti e distorsioni nel’lapparato burocratico va detto che esso va riqualificato per impedire lo sviluppo di fenomeni negativi e speculativi. All’interno del discorso del turismo non può essere taciuta l’importanza che deve avere la presenza delle identità minoritarie che, come quella Grecanica, sono una grande ricchezza fino a oggi nella sostanza trascurata”.
Maria Laura Tortorella
“Penso che la città debba essere riportata a condizioni di vivibilità, con la restituzione dei diritti ed il miglioramento dei servizi e del decoro urbano.Nel contempo, però, è importante lavorare al suo sviluppo ed alla sua crescita economica. E per farlo ripartirei dalla valorizzazione del territorio e dei nostri prodotti (quindi anche dal settore primario), investendo su un turismo alternativo ed accattivante basato sulla messa in rete delle tante ricchezze ambientali, paesaggistiche, artistiche e culturali di cui è dotato il territorio.
Promuovendo itinerari e pacchetti turistici,a partire dalla nostra storia che vede Reggio Calabria città di cultura al centro del Mediterraneo e che può ancora ricostruire rapporti ed intese sia a livello nazionale che internazionale.
Puntando sull’Area dello Stretto e sul suo aeroporto, entrambi da rilanciare in collaborazione con la città di Messina, sul Parco Nazionale, sui tanti borghi di pregio della nostra Città Metropolitana.
Recuperare i tanti immobili di pregio abbandonati o non completati, o soltanto non utilizzati, per destinarli al meglio, può favorire, fra l’altro, la promozione, d’intesa con altre realtà cittadine, di manifestazioni che inducano ad una nuova narrazione della città, producendo un indotto interessante per il territorio.
Sarebbe utile costituire un Tavolo condiviso per garantire un dialogo costante tra istituzioni, associazioni di categoria ed imprese, per rilanciare l’imprenditoria e per semplificare le procedure e gli iter amministrativi. Per sostenere giovani imprese ed investimenti ritengo, inoltre, possibile l’applicazione di incentivi fiscali che possono costituire un aiuto concreto.
Un serio progetto di utilizzo dei fondi nazionali ed europei messi a disposizione e non ancora utilizzati può consentire questo e tanto altro”.